Officine Tecniche è un giovane marchio italiano fondato a Foggia nel 2019 da Denis e Luca che, oltre ad essere grandi appassionati di orologeria, sono anche rispettivamente un disegnatore tecnico e un ingegnere, due professioni indispensabili per l’ideazione e la realizzazione di un orologio. Il SVPER è un progetto particolarmente ambizioso, con uno stile originale e un concentrato di caratteristiche interessanti. Dopo essere andato sold out nel giro di poco tempo, ora è il momento del secondo lotto di produzione, questa volta con inserto della ghiera in ceramica anziché in titanio.
Sommario:
Recensione
La scatola è in cartone nero opaco con all’interno una busta che racchiude il certificato di garanzia e il manuale con le informazioni per il corretto utilizzo. Oltre all’orologio sono presenti anche gli adattatori che consentono di montare cinturini di tipo standard in alternativa al bracciale in acciaio. Le configurazioni tra cui scegliere, al momento, sono 4: due con quadrante con finitura granulosa opaca e due con finitura soleil lucida, ciascuna con un nome ispirato a località pugliesi. Le protagoniste di questa recensione sono la variante Varano in blu e Gargano in tinta ottanio.
Quadrante e sfere
Il quadrante ha una pulizia estrema con poche scritte di dimensioni contenute. In basso, oltre all’indicazione in italiano sulla tipologia di movimento utilizzato, è presente il dato sull’impermeabilità fino a 300m, che mette in chiaro fin da subito le doti di grande versatilità di questo orologio. Oltre alla pulizia spicca anche la simmetria perfetta, grazie al posizionamento della data a ore 6. Gli indici sono applicati con cornici lucide e contengono al loro interno una buona quantità di pasta luminescente. Anche le sfere hanno una finitura lucida di buona qualità e spicca il contrappeso sui secondi che replica il logo di Officine Tecniche.
La Superluminova BGW9 garantisce prestazioni piuttosto buone non solo su indici e sfere ma anche sui riferimenti della ghiera. Non siamo al livello dei diver più tecnici, anche perché le dimensioni di indici e sfere non sono enormi, ma comunque la lettura dell’ora al buio è garantita.
Vetro, ghiera e cassa
Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna e trattamento antiriflesso sul lato interno che svolge piuttosto bene il suo compito e anche ad angolazioni estreme la trasparenza è ottimale. Il primo lotto di produzione del SVPER era caratterizzato della presenza di un inserto della ghiera in titanio, ma il lotto attuale utilizza la ceramica. L’idea di Officine Tecniche, infatti, è quella di mantenere modello stabilmente a catalogo, sperimentando di volta in volta con materiali o lavorazioni particolari. Con la sola eccezione della variante Rodi, dove l’inserto ha una finitura opaca, su tutte le altre versioni la ceramica è lucida in colorazione nera.
La cassa reinterpreta a suo modo lo stile gentiano anni ’70 con spigoli particolarmente evidenti sulle anse. Le finiture sono di altissimo livello, sia per quanto riguarda le satinature sulla sulle faccette oblique e sui fianchi, sia per quanto riguarda i bei biselli lucidi superiori e inferiori. Quello che spicca, però, è lo spessore incredibilmente contenuto per un orologio impermeabile fino a 300m: qui si notano tutti gli sforzi dei progettisti per cercare di ottimizzare ogni singolo componente e arrivare ad un risultato davvero degno di nota.
La corona a ore 3, con logo in rilievo, non è protetta da spallette ma non sporge troppo dalla carrure. Per garantire una perfetta tenuta fino a 300m è naturalmente a vite e la filettatura è molto precisa sia in apertura che in serraggio.
Il fondello a vite è di tipo tradizionale, senza finestra in vetro, ma questo non significa affatto che sia banale. Anziché optare per lavorazioni più economiche (come ad esempio le incisioni al laser), la decorazione è stata realizzata con la tecnica della coniatura che garantisce dei rilievi più alti e soprattutto più definiti. E poi ci sono ben 3 tipi diversi di finitura, lucida, micropallinata e satinata. È sicuramente un po’ un peccato che non si possa vedere il movimento all’interno, ma il fondello è davvero bellissimo.
Movimento
Anche per il calibro Denis e Luca hanno fatto una scelta fuori dal coro puntando alla qualità senza compromessi. Nel SVPER c’è il movimento LJP G100 di La Joux Perret, una manifattura svizzera entrata a far parte del gruppo Citizen. Partendo dall’architettura del già ottimo Miyota 9015, i tecnici elvetici hanno dato origine ad una meccanica ancora più performante, più rifinita e Swiss made che, rispetto al più diffuso Sellita SW200, può vantare specifiche ancora più interessanti. La riserva di carica è stata portata a 68ore, il tutto senza abbassare la frequenza (che quindi resta a 28.800a/h). Nel SVPER c’è la versione in grado Top con viti blu e regolazione in 4 posizioni per garantire una marcia da -7 a +7secondi al giorno. Non mancano il fermo macchina e la possibilità di ricarica manuale. Il G 100 è un movimento meccanico tradizionale e quindi può essere revisionato da un qualunque bravo orologiaio. Però si tratta comunque di un calibro molto recente con il quale non tutti i tecnici potrebbero avere dimestichezza, perciò Officine Tecniche ha stretto un accordo con il proprio fornitore svizzero per garantire l’assistenza in tempi rapidi per tutti i suoi i clienti.
Bracciale e adattatori
Il bracciale ha un design a tre elementi con quello centrale lucido e i laterali satinati. Le maglie, tenute insieme da perni a vite, hanno gli stessi biselli lucidi presenti sulla cassa. La chiusura a doppia deployante è un po’ insolita su un diver, ma in fondo il SVPER è un diver insolito. Poi, per lasciare ampia libertà di scelta agli acquirenti, sono stati disegnati degli adattatori specifici che consentono di utilizzare dei cinturini standard da 20 mm di larghezza. Questi accessori, presenti di serie nel corredo, hanno delle tolleranze molto ridotte che non lasciano spazi tra le anse e persino qui ci sono dei biselli lucidi che sottolineano una cura meticolosa per i dettagli, anche quelli più nascosti. Non sarebbe stato male avere un sistema di sgancio rapido per passare facilmente dal bracciale agli adattatori, ma il marchio ha preferito puntare sulla solidità dei perni a vite anche per le anse.
Al polso
Il SVPER ha proporzioni che rasentano la perfezione. Sul un polso da 16 cm l’orologio non è né troppo grande né troppo piccolo e lo spessore ridotto, se necessario, lo fa scivolare sotto i polsini delle camice. Il diametro è di 40 mm, la distanza da ansa ad ansa e di 47,1 mm, lo spessore è di 12,6 mm compresa la sporgenza del vetro e il peso con il bracciale installato è di 150 g.
Conclusioni
Ogni micro brand segue una sua ricetta per il successo: alcuni puntano sull’estetica accattivante, altri su prezzi bassi molto allettanti, altri ancora su caratteristiche tecniche sfiziose e innovative. Denis e Luca di Officine Tecniche, da veri appassionati prima ancora che da imprenditori, hanno messo insieme le migliori caratteristiche possibili. Il design, pur partendo da stilemi comuni anche ad altri orologi, ha una sua personalità ben distinta. La qualità delle finiture e dell’assemblaggio è veramente altissima e il movimento, per ora non così diffuso, è una delle alternative attualmente più interessanti sul mercato. Il SVPER di Officine Tecniche viene venduto a 990 €, che è un prezzo davvero sensazionale se si tiene conto di tutte le caratteristiche.
Scheda tecnica
Diametro | 40,0mm |
Lug to Lug | 47,1mm |
Spessore | 12,6mm |
Peso | 150g (con bracciale regolato) |
Movimento | LJP G100 Top, automatico |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 68h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 300m |
Bracciale | acciaio o adattatori per cinturini generici (20mm) |
Prezzo | 990€ |
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