Officine Tecniche è un microbrand italiano che nel giro di poco tempo ha saputo farsi apprezzare per l’alta qualità dei suoi prodotti e i prezzi decisamente competitivi. Ve ne avevo parlato in occasione della recensione del SVPER, il loro primo orologio, che reinterpretava con freschezza e originalità il tema delle linee gentiane anni ’70 con design a bracciale integrato. Già nel 2023 Luca e Denis avevano manifestato il desiderio di partire da quella loro prima esperienza per dare vita ad un diver. Dopo aver visto i primi prototipi lo scorso ottobre, ora gli Officine Tecniche Aquas sono diventati realtà. Scopriamoli!
Sommario:
Recensione
L’Officine Tecniche Aquas è disponibile in due versioni. Per i più esigenti ci sono i Pugnochiuso 01 e 02, dal look più professionale e tecnico, animati da un movimento Swiss made, con rivestimento antigraffio su cassa e bracciale e doppio cinturino di serie. In alternativa ci sono gli Aquas Sub, che condividono con gli altri il design generale ma ospitano al loro interno un calibro Miyota e sono i più indicati per chi ama i colori sgargianti.

I modelli protagonisti di questa recensione sono il Pugnochiuso 01 e il Sub Cristalda. Indipendentemente dalla variante scelta, tutti i quadranti hanno una finitura superficiale granulosa abbinata ad una gradevolissima colorazione sfumata degradé che si scurisce andando verso l’esterno. La data è assente ed è una scelta totalmente condivisibile viste le dimensioni importanti degli indici, che visivamente riempiono bene il quadrante. Sono di tipo misto: quelli a ore 3, 6, 9 e 12 sono applicati con bordi lucidi, mentre tutti gli altri sono stampati. Le tre linee all’esterno dei numeri arabi riprendono un po’ lo stile anni ’70 utilizzato da alcuni orologi, in particolare dagli Zenith Defy di quel periodo, ma nell’insieme la grafica risulta essere molto originale e di forte impatto.
Su tutte le varianti le sfere hanno lo stesso design a matita, ma il Pugnochiuso 01 è l’unico con la lancetta dei minuti verniciata in arancione a contrasto, un chiaro richiamo ai vari diver prodotti tra gli anni 60 e gli anni 70 da Doxa, Omega, Squale e tanti altri. Per i secondi viene ripreso invece il motivo delle linee parallele presenti sugli indici.
Al buio le prestazioni sono piuttosto buone con Superluminova C1 di grado A non soltanto su indici e sfere, ma anche per la ghiera. La reattività del pigmento è sorprendente perché bastano pochi istanti di esposizione alla luce per avere una luminescenza intensa. La durata, però, potrebbe essere migliore, ma la lettura dell’orario in condizioni di scarsa illuminazione è garantita.
Vetro, ghiera e cassa
Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna e bordo arrotondato. La forma convessa, come sempre, limita un po’ l’effetto del trattamento antiriflesso sul lato interno, che comunque è presente. La leggibilità resta sempre ottimale anche ad angolazioni estreme.
La ghiera ha un inserto in vetro zaffiro che lascia trasparire la colorazione caratteristica della variante scelta. La zigrinatura antiscivolo sulla superficie esterna è molto efficace e, anche se non ci sono parti sporgenti dalla carrure, la presa tra i polpastrelli è ben salda. L’azionamento è piacevole, né troppo duro né troppo cedevole, con 120 scatti precisi e senza giochi eccessivi.
La cassa è molto simile a quella vista sul SVPER, con linee chiaramente ispirate allo stile anni ’70 che però non sono riprese da uno specifico modello. L’elemento stilistico più caratteristico è rappresentato dalle facce oblique in corrispondenza delle anse e il tutto è valorizzato dalle ottime satinature intervallate dai biselli lucidi. Qui c’è la prima grande differenza tra le due sottofamiglie dell’Aquas: soltanto i Pugnochiuso hanno la cassa in acciaio rivestita con un trattamento superficiale antigraffio di 1200Vickers di durezza. Questa non è una caratteristica così comune sul mercato ed è un ottimo modo per garantire che le splendide finiture della cassa restino il più possibile inalterate durante l’utilizzo quotidiano. Dalla vista laterale spicca lo spessore complessivo molto contenuto per un orologio in grado di resistere fino a 300m.
La corona a ore 3 è incastonata tra due piccole spallette che, oltre a svolgere la loro principale funzione di protezione dagli urti, enfatizzano il carattere più sportivo degli Aquas rispetto ai SVPER. La corona ha il logo in rilievo e, nonostante il suo diametro piuttosto limitato, è comunque facile da azionare. Naturalmente è a vite e la filettatura è molto precisa, senza impuntamenti né in apertura né in serraggio.
Il fondello ricorda molto quello visto sul SVPER e anche qui al centro c’è la decorazione coniata con la rosa dei venti. È poi riportato anche il dato di impermeabilità fino a 300m.
Due movimenti tra cui scegliere
Per quanto riguarda i movimenti, il marchio italiano ha pensato di offrire due alternative, entrambe ottime nelle rispettive fasce di prezzo. Nei Pugnochiuso è installato un La Joux Perret G101 soigné con viti blu, un calibro svizzero di alta qualità con frequenza a 28.800a/h, riserva di carica di 68 ore, possibilità di ricarica manuale e fermo macchina. Questa è la versione di livello più alto del movimento e viene regolato su 4 posizioni, con uno scarto medio da -7 a +7 s/giorno.
Sugli Aquas Sub c’è invece il Miyota 9039, che resta un ottima meccanica performante e affidabile, ma non è Swiss made. Anche qui la frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 42 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina.
Bracciale e cinturino
Di serie sui modelli Swiss Made e optional extra a pagamento per tutti gli altri, il bracciale in acciaio è senza alcun dubbio uno dei punti di forza dell’Officine Tecniche Aquas e qui sono stati fatti passi da gigante rispetto a quanto visto sul SVPER. Pare anche essere il primo esempio di bracciale a design integrato con elementi centrali a chicchi di riso, un’idea che personalmente ho apprezzato parecchio e che si sposa bene con lo stile dell’orologio. Inoltre, rispetto al bracciale montato sul SVPER, questo rastrema in modo più evidente passando dai 21,5mm in corrispondenza delle anse fino ai 16mm a livello della clasp. La qualità è elevatissima, con perni a vite, maglie ben rifinite ed estremamente mobili le une sulle altre.
La chiusura poi è la ciliegina sulla torta: nonostante le sue misure esterne abbastanza limitate, nasconde al suo interno un meccanismo di microregolazione rapida molto efficace con ben 7 posizioni. Su tutto il bracciale è poi presente lo stesso trattamento antigraffio della cassa dei modelli Swiss Made.
Anche la qualità dei cinturini in gomma non è da meno e sono realizzati in un materiale resistente, molto flessibile e piacevole al tatto, con tanto di dettagli curati come il logo in rilievo sul passante e la fibbia ad ardiglione personalizzata.
È poi importante sottolineare che bracciale e cinturini in gomma sono compatibili anche con la cassa del SVPER e sono disponibili come optional extra a pagamento degli adattatori per installare cinturini generici da 20mm.
Al polso
Le proporzioni dell’Aquas sono pressoché ideali, con un diametro che si adatta bene alla maggior parte dei polsi. Lo spessore limitato, il peso non eccessivo e l’ottimo bracciale, morbido e avvolgente, lo rendono poi comodissimo. Il diametro è di 40,0mm, la distanza da ansa ad ansa è di 47,4mm, lo spessore è di 13,8mm (compresa la sporgenza del vetro di quasi 3mm) e il peso con il bracciale regolato per un polso da 16cm è di 135g, mentre con il cinturino in gomma si scende a 103g.
Opinioni
Il mio debole per i diver è una cosa ormai risaputa e ho ribadito spesso quanto mi piacciano le linee un po’ spigolose che si ispirano agli anni ’70, quindi credo che possiate facilmente immaginare la mia opinione sul design di questi Aquas. La qualità è aumentata in modo netto rispetto ai già ottimi risultati ottenuti con il SVPER, con una menzione speciale per il bracciale che è bellissimo da vedere ed ancor più fantastico da indossare. L’unico aspetto migliorabile è la luminescenza al buio, che ho trovato un po’ sottotono rispetto ad altri diver sul mercato.
Gli Aquas Pugnochiuso hanno un prezzo di listino di 1.290€, con corredo completo di bracciale e cinturino in gomma, mentre gli Aquas Sub hanno un listino di 750€ con il solo cinturino in gomma. Sono cifre equilibrate e competitive se si considerano tutte le caratteristiche tecniche, la qualità generale e l’originalità del progetto. (Con il codice WATCHMANIAC100 avrete diritto ad uno sconto di 100€).
Se la meccanica Swiss Made è una questione di vita o di morte, la scelta dovrà ricadere per forza di cose su uno dei due Pugnochiuso, che sono anche più completi con rivestimento antigraffio sulla cassa e doppio cinturino in dotazione. Se si apprezzano di più le colorazioni sgargianti, i modelli Sub sono decisamente azzeccati. In quel caso, però, è assolutamente consigliabile acquistare a parte l’ottimo bracciale in acciaio.
Scheda tecnica
Diametro | 40,0mm |
Lug to Lug | 47,4mm |
Spessore | 13,8mm |
Peso | 135g (con bracciale regolato) |
Movimento Pugnochiuso | LJP G101 (Pugnochiuso) |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 68h di riserva di carica |
Movimento Sub | Miyota 9039 (Sub) |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 42h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio (trattamento antigraffio su Pugnochiuso) |
Impermeabilità | 300m |
Bracciale | acciaio o gomma |
Prezzo | a partire da 750€ (con cinturino in gomma) |