I diver sono ben lontani dall’essere fuori moda, ma probabilmente il mercato sta dimostrando un interesse crescente nei confronti delle altre tipologie. È infatti palese l’aumento di referenze in altri settori di mercato e un po’ in tutte le fasce di prezzo è sempre più frequente imbattersi in novità che spaziano dai field ai “tuttofare”, fino ad arrivare ai modelli più eleganti.
Trematic è un marchio storico svizzero fatto rinascere nel 2022 da Daniele Campagnano, che è l’attuale amministratore dell’azienda. L’Archivio Uno Ref. 502 è la novità di quest’anno e riprende in modo piuttosto fedele il design e il carattere di uno dei modelli di Trematic più apprezzati del passato. Andiamo alla scoperta di questo dresswatch di costruzione moderna ma con un fascino d’altri tempi.
Sommario:
Il passato di Trematic
Trematic è un marchio fondato a Ginevra e tra gli anni ’50 e ’60 si distinse per la produzione di modelli eleganti, inclusi quelli complicati con fasi lunari e calendario completo. Così come tanti altri marchi svizzeri, anche Trematic ebbe serie difficoltà a seguito dell’avvento del quarzo e negli anni ’80 chiuse i battenti. L’Archivio Uno moderno si rifà alla referenza 502 degli anni ’60, che montava al suo interno un calibro Felsa 690 Bidynator, uno dei primi movimenti automatici con massa oscillante libera di muoversi a 360° e con carica bidirezionale.
Recensione
Fin dal primissimo colpo d’occhio il Trematic Archivio Uno riesce a ricreare molto bene l’atmosfera dei modelli anni 60. Rispetto al 502 vintage qui le scritte sono differenti, soprattutto per quanto riguarda il riferimento al movimento, ovviamente, ma mantengono più o meno gli stessi ingombri. Osservando con attenzione il quadrante è possibile notare una finitura differente tra disco centrale opaco e anello esterno a effetto perlato, con la zona di demarcazione quasi in corrispondenza della minuteria stampata in nero. È una differenza lieve che si nota in controluce, ma contribuisce a dare un tocco di ricercatezza in più senza snaturare l’aspetto elegante di questo modello.
Gli indici applicati ricalcano in modo fedele lo schema utilizzato negli anni ’60, con numeri arabi dal design particolare e riconoscibile che si alternano a quelli di cuneiformi sfaccettati. La finitura lucida è ben realizzata e non delude neppure se osservata con la lente macro.
Le sfere dauphine hanno la stessa colorazione oro rosa degli indici e anche qui la lavorazione è di buon livello, con tanto di lancetta dei minuti con punta ricurva verso il basso in perfetto stile vintage. Naturalmente, data la tipologia dell’orologio, non c’è alcun tipo di luminescenza su sfere e indici.
Vetro e cassa
Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna. Rispetto ad altri orologi di questo genere non è di tipo boxed, quindi da questo punto di vista si è preferito dare un tocco di modernità in più. È un componente di ottima qualità, che si comporta piuttosto bene nel tenere a bada i riflessi fastidiosi grazie al trattamento specifico sul lato interno e mantiene una buona trasparenza anche ad angolazioni estreme.
La cassa è davvero bella e ben riuscita. Il modello 502 degli anni ’60 aveva un diametro di 36mm, qui il design è stato leggermente riproporzionato per renderlo più attuale, fortunatamente senza eccedere. Il dettaglio principale che rende speciale questa cassa è rappresentato dalle anse, affusolate e dalla forma caratteristica, con tanto di scalino nella zona di raccordo alla carrure, ripreso direttamente dal modello vintage. La finitura è molto curata ed è quasi interamente lucida a specchio, con la sola eccezione della parte inferiore delle anse dove troviamo dei profili satinati. Assolutamente degno di nota poi lo spessore decisamente limitato per un orologio automatico in questa fascia di prezzo.
Anche il design della corona a ore 3 si rifà a quello utilizzato negli anni ’60. Le proporzioni sono ottimali perché non sporge troppo e al tempo stesso è comoda da azionare. Vista la tipologia dell’orologio non sorprende affatto che non sia a vite.
Il fondello ha una satinatura circolare al centro. Sarebbe stato rivedere delle incisioni analoghe a quelle presenti sui modelli vintage di Trematic, ma questa soluzione ha l’indubbio vantaggio di semplificare le operazioni di ripristino estetico qualora sia necessario. Viene comunque garantita l’impermeabilità fino a 50m, una specifica in linea con la tipologia dell’orologio e con lo spessore così limitato della cassa.
Movimento
All’interno del Trematic Archivio Uno c’è un affidabilissimo Sellita SW200 in grado elaboré, una meccanica certamente molto diffusa, ma che in questa fascia di prezzo è probabilmente la miglior scelta possibile. Inoltre, proprio per la sua grande diffusione, la sua manutenzione con comporta alcun problema per gli orologiai indipendenti. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 38 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina.
Cinturino
Il cinturino di serie è molto gradevole da vedere ed è piacevole al tatto, con la superficie esterna a effetto scamosciato e una fibbia ad ardiglione molto ben rifinita, quasi interamente lucida con biselli satinati. Trematic non utilizza materiale di origine animale, una scelta degna di nota che dimostra un occhio di riguardo per la sostenibilità. Non mancano poi le anse a sgancio rapido, molto utili su un orologio come questo che si presta particolarmente ad essere abbinato ad un grand numero di cinturini di terze parti.
Al polso
Il Trematic Archivio Uno ha proporzioni attuali nonostante il suo aspetto spiccatamente vintage. La vestibilità sul un polso da 16 cm rasenta la perfezione, soprattutto grazie allo spessore limitato e alle anse curve e avvolgenti. Il diametro effettivo è di 37,7mm, la distanza da ansa ad ansa è di 46,4mm, lo spessore è di 10,9mm e il peso con il cinturino installato è di 61g.
Opinioni
L’elenco di marchi risorti dalle proprie ceneri si allunga sempre di più e fa certamente piacere sapere che ora la guida della Trematic contemporanea sia italiana. L’Archivio Uno è un orologio che dimostra di avere tutte le cose al posto giusto: proporzioni corrette per una riedizione moderna, design classico e fedele al passato del marchio, ottima cassa con finiture di buon livello e movimento affidabile. È un’ottima alternativa per chiunque sia alla ricerca di un modello un po’ più formale ed elegante o, semplicemente, per chi abbia gusti estetici più legati ai canoni classici. Il rapporto qualità/prezzo dell’Archivio Uno è poi un altro dei suoi punti di forza, dato che il listino è di 930€.
Scheda tecnica
Diametro | 37,7mm |
Lug to Lug | 46,4mm |
Spessore | 10,9mm |
Peso | 61g (con cinturino) |
Movimento | Sellita SW200 Elaboré, automatico |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 38h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 50m |
Bracciale | pelle vegana |
Prezzo | a partire da 930€ |