Disegnare forme rivoluzionarie e ricercare nuovi materiali hi-tech sono sempre state le missioni principali di Rado. L’Hard Metal, un carburo di tugsteno resistentissimo ai graffi ma particolarmente complesso da lavorare, è un esempio lampante. Il primo orologio ad utilizzare questo materiale per la costruzione della cassa fu Il DiaStar del 1962. L’Anatom, evoluzione della linea DiaStar, nacque invece nel 1983 con lo scopo di far emergere tutte le potenzialità del vetro zaffiro. L’estrema durezza raggiunta dal vetro sintetico era riuscita a superare i livelli dei canonici materiali metallici utilizzati per la costruzione delle casse. Rado ebbe l’idea di eliminare le spallette protettive del vetro e di fare in modo che lo zaffiro si estendesse fino a ricoprire parte dei bordi laterali. Nel DiaStar uscito nel 1983 il vetro diventa così parte integrante del design della cassa, con linee arrotondate in grado di migliorarne la vestibilità al polso. È proprio grazie a questa peculiarità, unita alle rotondità del vetro, che venne scelto il nome Anatom.
40 anni dopo
A fine 2023 è stato presentato il nuovo Rado Anatom Automatic per celebrare i 40 anni dalla sua uscita. La cassa della prima generazione era costituita nella parte superiore da un vetro zaffiro fissato ad ore 6 e 12 da due elementi in Hard Metal, mentre per la sezione centrale e la corona c’era l’acciaio. Rado ha utilizzato tutto il suo Know How nel campo della lavorazione dei materiali e oggi abbina una lunetta in ceramica high-tech, tanto cara alla maison, con un vetro zaffiro antiriflesso arrotondato sia all’esterno che all’interno. Anche la corona viene realizzata in ceramica, mentre la base della cassa e il fondello sono in acciaio con rivestimento in PVD nero.
Nella prima versione dell’Anatom il calibro era al quarzo, in linea con la moda che imperversava nell’orologeria nei primi anni ’80. Il cuore pulsante del neonato Anatom è il calibro R766 extrapiatto meccanico a carica automatica visibile attraverso la finestra in vetro zaffiro sul fondello. Si tratta di una meccanica basata sull’ETA 2892 ma con con una riserva di carica estesa a 64 ore e spirale in Nivachron. Vengono riviste anche le dimensioni della cassa, più massiccia e in linea coi tempi moderni: 32,5 mm di larghezza, 46.3mm di lug-to-lug e 11.3mm di spessore con impermeabilità fino a 5 atm di pressione.
Il bracciale in acciaio lascia il passo ad un inedito cinturino in caucciù nero con fibbia in ceramica nera opaca, che porta il peso complessivo del nuovo Rado Anatom a 90,6g.
Tre versioni e una limited edition
Si aggiornano anche le grafiche del quadrante. Si passa da uno stile futuristico argentato ad un quadrante con sfondo laccato lucido, spazzolato in senso orizzontale con sfumatura colorata in 3 varianti: blu, verde e cognac. Sfere e Indici applicati sono rodiati e con Super-LumiNova bianca al loro interno. La finestra della data, posta a ore 6, ha al suo interno un disco data di colore nero. Alle tre versioni di “serie” si aggiunge la Limited Jubilè contraddistinta da un quadrante laccato “total black” e indici realizzati in diamanti con taglio baguette.
Ecco i prezzi del nuovo Rado Anatom Automatic: 3.700€ per le versioni blu, verde e cognac, mentre per accaparrassi uno dei 40 esemplari realizzati in edizione limitata il prezzo lievita a 11.200€.