Longines oggi è certamente molto apprezzata per la linea Spirit, che comprende modelli dal design fortemente ancorato al mondo dell’aviazione con un alto livello di finiture su casse, quadranti e bracciali e movimenti certificati COSC. Nel catalogo del marchio, però, ci sono sempre stati due best seller: l’Hydroconquest e il Conquest. Se il primo spesso viene identificato come una delle porte d’accesso ai diver svizzeri di qualità, il secondo ha sempre potuto vantare un’impareggiabile versatilità, data dalla stessa impermeabilità del fratello con ghiera girevole (fino a 300m), unita ad un look un po’ più elegante. Nel 2023 Longines rinnova totalmente il Conquest, con un design che si allontana parecchio da quello precedente e che in qualche modo è anche indicativo di un cambiamento di rotta per quanto riguarda l’utilizzo e l’approccio di questo modello. Scopriamolo insieme!
Sommario:
Recensione
Il corredo è piuttosto semplice ma i materiali sono di qualità. All’interno della controscatola in cartone c’è un cofanetto rivestito in simil pelle blu che nel vano inferiore racchiude un piccolo opuscolo con un QR code che rimanda al manuale di istruzioni e la card della garanzia. Al momento attuale i nuovi Conquest sono disponibili nelle misure da 34mm e da 41mm, quindi manca una taglia intermedia tra le due. La tonalità della variante verde è molto elegante e non è eccessivamente brillante.
Quadrante
Quel che spicca è senza dubbio la qualità generale del quadrante, che fa almeno 2 passi avanti rispetto alla generazione precedente. Da una parte si perdono i vistosi numeri arabi, uno dei tratti distintivi del Conquest che eravamo abituati a conoscere, ma si guadagna tanta pulizia in più. Viene confermata la finitura soleil, con una raggiera abbastanza evidente che brilla quando viene colpita dalla luce alla giusta angolazione, e viene aggiunto un anello esterno a solchi concentrici che unisce gli indici. Questi sono applicati, sfaccettati e hanno una finitura lucida. Quelli a ore 3, 6, 9 e 12 hanno una piccola porzione di pasta luminescente al loro interno, mentre in corrispondenza degli altri è presente solo un quadratino. La data è stata spostata da ore 3 a ore 6, una scelta in linea con quanto fatto negli ultimi anni sull’Aqua Terra dai cugini di Omega.
Anche le sfere di ore e minuti seguono lo stesso approccio: hanno un design molto più elegante, con una finitura davvero curata anche se osservata con la lente macro, lucida ai lati e con una fine zigrinatura nella porzione centrale. Che lo spirito di questo nuovo Conquest sia cambiato, poi, lo confermano anche le scritte sul quadrante: sui nuovi modelli è sparito infatti il dato sull’impermeabilità, una caratteristica giustamente enfatizzata sui modelli resistenti fino a 300m ma ora passata in secondo piano rispetto all’eleganza generale.
La spazio a disposizione per la Superluminova è molto limitato, sia per gli indici che per le sfere, quindi non è una sorpresa riscontrare prestazioni al buio un po’ sotto tono da questo punto di vista. In ogni caso l’ora resta leggibile anche a distanza di tempo dall’esposizione ad una fonte di luce.
Vetro e cassa
Il vetro è invece di altissimo livello: è uno zaffiro piatto con trattamento antiriflesso su entrambi i lati che si comporta in modo eccellente per garantire la leggibilità in ogni condizione e dà la possibilità di ammirare nel migliore dei modi il quadrante sottostante.
Anche per la cassa Longines ha seguito la stessa strategia adottata per gli altri dettagli: rispetto alla generazione precedente troviamo linee meno scolpite e meno sportiveggianti, tutto a vantaggio dell’eleganza. Le anse non sporgono troppo e la carrure è sottile, c’è un’abbondanza di finiture lucide, sia sulla lunetta intorno al vetro che sui fianchi, mentre la parte superiore delle anse è satinata. Continuano ad esserci delle spallette di protezione, ma quelle della generazione precedente, massicce ma estremamente caratteristiche, sono un lontano ricordo. La corona ha il logo in rilievo ed è a vite, con una precisione impeccabile sia in apertura che in serraggio.
Il fondello sulla parte in acciaio riporta varie informazioni incise, tra cui il dato sull’impermeabilità fino a 100m di profondità.
Movimento
Al centro si può dare una sbirciata al movimento che è gradevolmente decorato con perlage sui ponti a vista e côte de Geneve sulla massa oscillante. Si tratta del L888.5, l’evoluzione di quello utilizzato sul Conquest precedente, con spirale del bilanciere in silicio per garantire prestazioni più costanti nel tempo e risentire meno dell’esposizione a campi magnetici. La frequenza è di 25.200a/h, la riserva di carica è di 72 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina. Nonostante non ci sia la certificazione COSC, questo esemplare sul winder ha fatto registrare uno scarto di +5s/giorno, che è davvero buono.
Bracciale
Anche il bracciale è stato completamente ridisegnato e utilizza ora maglie più corte ed estremamente mobili le une sulle altre. Il design è ad H, con elementi centrali di raccordo lucidi. La chiusura a doppia deployante è ben realizzata e per garantire una buona adattabilità al polso ci sono 2 mezze maglie. Stranamente non è presente lo sgancio rapido e le anse sono da 21mm di larghezza.
Al polso
Nell’attesa di veder arrivare a catalogo una misura intermedia, questo nuovo Conquest da 41mm veste meglio rispetto alla generazione precedente, soprattutto grazie allo spessore contenuto e all’ottimo bracciale che circonda alla perfezione il polso. Il diametro è di 41,0mm, la distanza da ansa ad ansa è di 49,0mm, lo spessore è di 11,2mm e il peso con il bracciale completo è di 135g.
Conclusioni
Le differenze tra il nuovo Conquest e la generazione precedente sono evidenti: ogni scelta è stata fondamentalmente guidata dall’intenzione di creare un modello molto più elegante e raffinato, pur mantenendo un certo grado di versatilità data dalla buona impermeabilità e dal bracciale in acciaio. A livello stilistico, personalmente, trovo che si sia persa un po’ di originalità, ma quello forse è il prezzo da pagare per arrivare ad avere un orologio che non sfiguri troppo neppure a confronto diretto con un Aqua Terra o un Oyster Perpetual. La qualità generale è aumentata in modo evidente ed è sufficiente avere tra le mani per pochi minuti uno di questi orologi per rendersene conto. Anche il movimento, poi, ha ricevuto un upgrade significativo. Tutte queste considerazioni, unite alla strategia di Longines che negli ultimi 2 anni si sta riposizionando migliorando man mano la qualità dei suoi prodotti, sono alla base del listino di questo nuovo Conquest: 2.150€.
Scheda tecnica
Diametro | 41,0mm |
Lug to Lug | 49,0mm |
Spessore | 11,2mm |
Peso | 135g (con bracciale completo) |
Movimento | L888.5, automatico, con spirale e bilanciere in silicio |
Caratteristiche del movimento | frequenza 25.200a/h, 72h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro, con trattamento A/R su entrambi i lati |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 100m |
Bracciale | acciaio, 21mm |
Prezzo | 2.150€ |