Heinrich è un microbrand tedesco già attivo da qualche anno che, almeno per il momento, ha incentrato la sua produzione su modelli diver. In generale tutti, fino ad ora, si sono fatti notare per l’originalità del design e la qualità costruttiva. Recentemente il marchio ha presentato una variazione sul tema per il suo primo modello, il Taucher 1, ora declinato in 4 diverse configurazioni con due quadranti totalmente inediti.
Sommario:
Recensione
Il corredo è semplice ma comunque carino e funzionale perché, al di là della parte esterna in cartone, la scatola vera e propria può diventare all’occorrenza una perfetta custodia da viaggio. Il rivestimento è in simil pelle nera all’esterno e in materiale scamosciato morbido all’interno. In questo caso, trattandosi di prototipi, manca la card plastificata della garanzia.
La parola Taucher, in tedesco, significa diver: ecco quindi per quale motivo il nome del modello non deve aver comportato un gran lavoro di fantasia. La stessa cosa però non può essere detta per gli orologi. Il design è quello già introdotto con il Taucher 1, ma le nuove varianti LX e Sport presentano dettagli inediti che migliorano ulteriormente il progetto di partenza. È possibile scegliere tra cassa in acciaio e quella rivestita in DLC nero, per un totale di 4 diverse configurazioni tra cui scegliere.
Quadranti
I quadranti presentano una grafica completamente rivista rispetto a quella introdotta in precedenza. Sono davvero particolari e riusciti, soprattutto quello con dettagli rossi dello Sport. I vari dettagli sono su livelli differenti e questo contribuisce a dare un buon senso di profondità quando si osservano questi orologi. Sul disco centrale ci sono il logo stampato e il nome del modello accompagnato dal dato sull’impermeabilità (fino a 200m). Tutto intorno, in rilievo, c’è un anello sul quale poggiano gli indici applicati. Questo anello è spazzolato tono su tono nella variante LX, mentre è rosso brillante sul Taucher Sport. Gli indici, in rilievo e con cornici spazzolate, sono di dimensioni generose e arrivano fino all’anello più esterno con la minuteria, che si trova sullo stesso livello del disco centrale. Anche qui la grafica è ricercata, con i settori di 5 minuti che si alternano, in rosso in un caso e in oro/beige nell’altro.
La data è a ore 6 ed è posizionata all’interno di una finestra di forma circolare. Degna di nota la presenta del disco rosso sulla variante Sport. Le due referenze mantengono il loro carattere distintivo anche per quanto riguarda le sfere: più eleganti quelle a dauphine sul LX, dorate e con finitura spazzolata, più aggressive e di dimensioni generose quelle sullo Sport. Queste hanno una verniciatura che riprende i colori principali della versione, ma alla lente macro presentano alcuni lievi difetti che comunque non saranno presenti nella produzione in serie.
La luminescenza al buio è piuttosto buona e non ci sono differenze eclatanti tra le due versioni. La Superluminova BGW9 è molto performante su sfere e indici, solo i riferimenti sulla ghiera tendono a svanire piuttosto in fretta, anche dopo essere stata caricata a dovere.
Vetro, ghiera e cassa
Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna. Il marchio dischiara la presenza del trattamento antiriflesso su entrambi i lati, ma credo che su questi prototipi sia apoplicato solo sul lato interno. Sul Taucher LX sono davvero tanti i riflessi che si formano, nonostante non pregiudichino la lettura dell’ora. Il quadrante nero sicuramente non aiuta, e lo si capisce subito guardando il Taucher Sport che si comporta decisamente meglio.
La ghiera ha un inserto in vetro zaffiro, che quindi garantisce un’ottima resistenza ai graffi. La superficie antiscivolo laterale è la stessa introdotta su altri diver di Heinrich ed è un po’ uno dei suoi marchi di fabbrica. La rotazione è fluida con 120 scatti precisi e senza giochi eccessivi.
La cassa mantiene un forte legame con lo stile anni 70, ma mantiene una sua spiccata originale con forme e proporzioni decisamente azzeccate. Gli elementi stilistici più caratterizzanti sono le anse oblique sfaccettate, che sono tra l’altro molto compatte e danno un gran carattere all’orologio. La finitura è interamente satinata a parte i biselli lucidi e persino su questi prototipi, già usati per servizi fotografici, si può apprezzare la qualità di realizzazione. Non è uno dei diver più sottili presenti sul mercato, ma comunque lo spessore complessivo non è assolutamente esagerato
La corona a ore 3 ha il logo al centro, è a vite e la filettatura è molto precisa sia in apertura che in serraggio. È un po’ voluminosa se rapportata alla cassa, ma comunque non dà fastidio al dorso della mano durante il normale utilizzo. Il fondello ha una bella decorazione al centro, resa ancora più interessante nella variante con cassa senza rivestimento DLC perché è stato inserito dello smalto nero lucido. Tra tutte le varie informazioni incise è riportato anche il dato sull’impermeabilità fino a 200m di profondità.
Movimento
All’interno degli Heinrich Taucher LX e Sport c’è un Sellita SW-200 in versione elaboré, un movimento utilizzato da una miriade di marchi non solo a prezzi analoghi ma anche in fasce superiori. È una meccanica affidabilissima con il pregio di poter essere riparata e revisionata da un qualunque orologiaio in giro per il mondo. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 38 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina.
Bracciale
Un altro punto di forza di Heinrich è dato dal bracciale, che resta sostanzialmente lo stesso per la maggior parte dei modelli a catalogo. Con il suo design a 13 elementi centrali sottili è molto caratteristico e unisce una buona solidità ad un peso relativamente contenuto. Le maglie sono tenute insieme da perni a vite e a finitura è interamente satinata, con o senza il rivestimento DLC.
Anche la clasp è gradevole e ben fatta, soprattutto sul modello in acciaio con il logo inciso e riempito di smalto nero. I bracci interni sono decorati con un accenno di perlage e la scatoletta integra un sistema di estensione rapida per la muta che funziona anche come microregolazione, visto che non ci sono fori aggiuntivi.
Al polso
L’Heinrich Taucher è un orologio dalle proporzioni quasi universali, grazie al diametro contenuto e alla distanza da ansa ad ansa non esagerata. Il peso, con il bracciale installato, rientra comunque nella norma per un diver di questo genere realizzato in acciaio. Il diametro è di 40,9mm, la distanza da ansa ad ansa è di 47,3mm, lo spessore complessivo è di 13.7mm, compresa la lieve sporgenza del vetro, e il peso con il bracciale regolato per il mio polso da 16cm è di 151g.
Conclusioni
Al momento il catalogo di Heinrich non presenta forse la varietà di referenze tipica di altri microbrand, ma questo marchio tedesco è davvero molto interessante e da tenere d’occhio. Tra l’altro è degna di nota la scelta di costruire interamente gli orologi a Pforzheim, una delle città più importanti per la tradizione orologiera tedesca (insieme a Glashütte). Il design può piacere o meno, come sempre, ma si tratta di orologi di qualità e con uno stile molto originale. Tra i due quadranti è davvero bello quello con dettagli rossi del Taucher Sport .
Attualmente è attivo il preordine sul sito ufficiale grazie al quale gli Heinrich Taucher Sport e LX possono essere acquistati a 870€ con cassa in acciaio e a 921€ con rivestimento DLC. La promozione andrà avanti fino a quando gli orologi saranno pronti per la consegna, prevista per la fine di settembre, e da quel momento si passerà rispettivamente a 972€ e 1.024€.
Scheda Tecnica
Diametro | 40,9mm |
Lug to Lug | 47,3mm |
Spessore | 13,7mm |
Peso | 151g (con bracciale regolato) |
Movimento | Sellita SW200 Elaboré, automatico |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 38h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio (con o senza DLC) |
Impermeabilità | 200m |
Bracciale | acciaio, 20mm |
Prezzo | a partire da 870€ |