Ormai siamo abituati anche ai modelli con display LCD, l’alternativa alle classiche lancette analogiche. Ma il primo orologio digitale della storia ad essere commercializzato fu il Pulsar P1 degli anni ’70, che nel 2020 ha ispirato il design dell’Hamilton PSR. Recentemente il marchio ha aggiunto una nuova variante con cassa scura e, soprattutto, sono stati introdotti i due modelli inediti PSR 74 che si rifanno ad un altro design del passato, quello del Pulsar P3. Scopriamoli insieme!
Sommario:
La storia
Nei primi anni della sua diffusione, la tecnologia del quarzo era considerata la più avanzata in assoluto, tanto da dare anche un forte impulso allo sviluppo di design ricercati e futuristici. Oltre all’introduzione dei modelli con indicazione analogica dell’orario, ben presto arrivarono sul mercato anche i primi orologi con display digitale a LED e i vari produttori si cimentarono nel proporre le loro variazioni sul tema, inclusi anche i colossi dell’orologeria meccanica svizzera come Girard Perregaux.
Nel 1972 la divisione Time Computer Inc. di Hamilton lanciò sul mercato il Pulsar P1, il primo orologio digitale ad essere commercializzato, presentato già 2 anni prima nel 1970. Si trattava di un modello piuttosto costoso per l’epoca, in parte per le sue caratteristiche tecniche ma soprattutto per cassa e bracciale in oro. Con il P2 in acciaio questo design iniziò a diffondersi notevolmente, poi nel 1974 venne proposto il P3 con uno stile ancora più elaborato e originale. Nel 1978 il marchio Pulsar fu acquistato da Seiko, per questa ragione Hamilton non può più utilizzare quella denominazione, ma può sicuramente vantare tuttora la paternità del progetto.
All’epoca la tecnologia era basata sui dei LED altamente energivori, che rimanevano spenti per la maggior parte del tempo e per la lettura dell’orario era indispensabile premere il tasto sul lato del cassa. Dal 2020 in poi sono state introdotte varie versioni del Hamilton PSR, inclusa la recentte referenza H52404131, che si distingue per il suo look aggressivo dato da cassa e bracciale neri e per i numeri del display con illuminazione blu.
Recensione del PSR
Tutte gli Hamilton PSR moderni utilizzano una soluzione tecnica molto più evoluta rispetto a quella degli anni ’70. C’è un display ibrido LCD e OLED che mette insieme il meglio delle due tecnologie. L’LCD rimane sempre attivo, consentendo la lettura dell’ora nella maggior parte delle situazioni. Solo quando l’illuminazione è scarsa è necessario attivare la componente OLED, che su questa nuova versione è in una colorazione blu davvero piacevole. Oltre all’indicazione dell’orario, premendo una volta in più l’unico pulsante disponibile è possibile vedere anche la progressione dei secondi. La durata della batteria all’interno dipende dalla frequenza di utilizzo della componente OLED, ma comunque si attesta intorno ai 5 anni.
Il design generale ricalca in modo piuttosto fedele quello del P2, con il suo stile unico e inconfondibile. La cassa è interamente satinata con un rivestimento PVD nero. Sulla parte superiore, in basso a destra, è inciso il marchio di Hamilton. Molto bello il vetro zaffiro, rifinito splendidamente in corrispondenza dei bordi sporgenti con un bisello piuttosto evidente. Il fondello a vite ha al centro una decorazione che rappresenta una stella pulsar, un bell’escamotage per rimandare al nome storico di questi modelli senza incappare in problemi di copyright. Tra le varie indicazioni incise è riportato anche il dato sull’impermeabilità fino a 10bar di pressione.
Il bracciale, con la stessa finitura della cassa, ha una chiusura a doppia deployante solida e ben fatta e grazie alle maglie corte non si sente assolutamente la mancanza di una microregolazione.
I nuovi Hamilton PSR 74
Gli Hamilton PSR 74 sono modelli totalmente inediti e si ispirano allo stile del Pulsar P3, lanciato appunto nel 1974. Al momento sono previste due varianti: in acciaio o con rivestimento PVD color oro. Le dimensioni sono più contenute e possono strizzare l’occhio anche ad un pubblico femminile. Il display sfrutta la stessa tecnologia ibrida degli altri PSR moderni, con l’abbinamento di OLED e LCD. Qui però c’è un pulsante in più perché oltre all’indicazione dell’orario e dei secondi, è possibile visualizzare anche la data. A parte questo, il funzionamento è sostanzialmente lo stesso.
Il design dei PSR 74, se possibile, è ancora più futuristico. La cassa ha linee più curve e meno spigolose, valorizzate dalla finitura interamente satinata. Il bracciale è completamente differente, con maglie rigide, quasi a voler diventare un braccialetto, un gioiello. Un aspetto sottolineato anche dall’evidente restringimento dalle anse alla chiusura a farfalla. La comodità comunque non manca, perché sono presenti due piccole mezze maglie con cui sarà facile trovare la giusta misura per il proprio polso. Il fondello presenta la stessa decorazione vista sugli altri PSR, con la raffigurazione della stella pulsar al centro, ed è ribadita la stessa specifica di impermeabilità fino a 10bar di pressione.
Al polso
Al polso i due PSR sono piuttosto diversi tra loro e non è solo una questione di misure. Il modello più grande ha un’attitudine molto più sportiveggiante, esaltata soprattutto dalla finitura scura di cassa e bracciale. La vestibilità comunque è davvero molto buona, soprattutto grazie al bracciale avvolgente e comodo. I nuovi PSR 74 colpiscono soprattutto per il bracciale, dal design particolare e ricercato, che si rastrema in modo vistoso fino ad arrivare alla chiusura centrale. Le proporzioni della cassa sono più indicate per polsi piccoli e, soprattutto questa versione con rivestimento PVD in oro giallo, strizzano l’occhio anche al pubblico femminile.
La larghezza della cassa dell’Hamilton PSR è di 40,8mm, la lunghezza della cassa è di appena 34,7mm, ma la distanza da ansa ad ansa è di 45,4mm in corrispondenza dell’attacco del bracciale. Lo spessore è di 13,5 mm e il peso con il bracciale regolato per un polso da 16cm è di 119g. Per i PSR 74 la larghezza della cassa è di 30,7mm, la distanza da ansa ad ansa è di 39,5mm, lo spessore è di 12,5mm e il peso con il bracciale regolato è di 79g.
Opinioni
Questi orologi che riprendono il design dei primi modelli digitali della storia hanno un fascino davvero unico. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una rinascita di questa nicchia, con vari produttori che hanno riproposto i loro modelli del passato, da Bulova a Girard Perregaux. Gli Hamilton PSR hanno una tecnologia particolare per quanto riguarda i loro display, che li rende esteticamente fedeli a quelli degli anni ’70 ma, allo stesso tempo, moderni dal punto di vista pratico e funzionale. I nuovi PSR 74 si distinguono per il loro design spettacolare ed è fantastico che Hamilton abbia deciso di ricrearlo. Continuo a preferire la vestibilità del modello presentato nel 2020, davvero bellissimo in questa nuova versione nera con illuminazione blu del display. Però ammetto che potrei essere terribilmente indeciso se Hamilton dovesse proporre il design dei PSR 74 in una misura di cassa leggermente più grande.
Il prezzo di listino dell’Hamilton PSR H52404131 è di 1.145€, mentre i PSR 74 hanno un listino di 795€ nella configurazione in acciaio e di 895€ se si opta per la referenza dorata.
Scheda tecnica del PSR H52404131
Diametro | 40,8mm |
Lug to Lug | 45,4mm |
Spessore | 13,5mm |
Peso | 119g (con bracciale regolato) |
Movimento | quarzo |
Caratteristiche del movimento | ore, minuti e secondi. LCD + OLED |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio PVD |
Impermeabilità | 100m |
Bracciale | acciaio, integrato |
Prezzo | 1.145€ |
Scheda tecnica PSR 74
Diametro | 30,7mm |
Lug to Lug | 39,5mm |
Spessore | 12,5mm |
Peso | 79g (con bracciale regolato) |
Movimento | quarzo |
Caratteristiche del movimento | ore, minuti, secondi e data. LCD + OLED |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio PVD |
Impermeabilità | 100m |
Bracciale | acciaio |
Prezzo | 895€ (795€ per ref. H52304130) |