L’attività di Hamilton in questi ultimi anni si è concentrata sostanzialmente su due diversi fronti: la riedizione piuttosto fedele di modelli storici da un lato, come ad esempio il bellissimo Khaki Pilot Pioneer Mechanical Chronograph, e la realizzazione di referenze moderne, come il Khaki Field Expedition presentato pochi mesi fa. La linea Khaki si è sempre articolata in tre famiglie distinte di orologi, Field, Navy e Aviation. Quest’ultima affonda le sue radici in una lunga tradizione per il marchio, che tra le altre cose fu anche il fornitore ufficiale dei piloti del servizio postale statunitense a partire dal 1918. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la nuova collezione Khaki Aviation Pilot.
Sommario:
Recensione
Il corredo non presenta novità particolari dato che anche in questo caso viene utilizzata la scatola standard di Hamilton con finitura esterna a effetto legno. Nel vano inferiore della controscatola si trovano la card della garanzia, un piccolo opuscolo con le istruzioni per il corretto utilizzo e un libretto con le informazioni relative alla garanzia internazionale.
I nuovi Khaki Aviation Pilot sono declinati in tutto in sette configurazioni differenti, quattro con cassa da 36mm (H76245840, H76215130, H76215140, H76215850) e tre con cassa da 42mm (H64635140, H64635550, H64635560). Le differenze non sono solo a livello di dimensioni, dato che sulle referenze più voluminose è presente la complicazione day-date mentre su quelle più compatte la data è del tutto assente.
Quadrante
Guardando i nuovi Aviation Pilot si nota subito l’impostazione moderna della grafica del quadrante. Le scritte, così come su gran parte dei modelli più recenti introdotti da Hamilton, sono minime: logo in alto e dicitura automatic in basso. Per gli indici è stato dato grande risalto ai minuti, con numeri arabi belli evidenti stampati ad intervalli di 5 minuti. Fanno eccezione le posizioni a ore 6, 9, 12 e soprattutto a ore 3, dove ad accompagnare l’indice rettangolare c’è la finestra con indicazione della data e del giorno della settimana. Questa è una scelta che probabilmente dividerà gli appassionati tra chi la apprezza e chi non riesce a sopportarla, quindi è ottima l’idea di diversificare ulteriormente l’offerta con i modelli da 36mm privi della data. Le ore, invece, sono indicate in piccolo all’interno del quadrante.
Molto belle le sfere parzialmente scheletrate, che grazie alle loro generose dimensioni garantiscono sempre una leggibilità immediata. Gradevole poi anche la finitura, con una spazzolatura lieve che mantiene un buon grado di lucidità del metallo.
Al buio le prestazioni sono molto buone, ma solo gli indici a ore 3, 6, 9 e 12 sono riempiti di Superluminova. La luminescenza ha una colorazione tendente al verde e garantisce una buona leggibilità anche a distanza di parecchio tempo dall’esposizione ad una fonte di luce.
Vetro e cassa
Il doppio trattamento antiriflesso sullo zaffiro è molto efficace, anche nonostante la lieve curvatura esterna e il colore relativamente scuro del quadrante, tanto che in alcune situazioni il vetro sembra quasi sparire del tutto.
La cassa ha linee più moderne rispetto a quelle di altri modelli della linea Khaki più ispirati al passato. La finitura è quasi interamente satinata, proprio come ci si aspetterebbe da un orologio sportivo, con la sola eccezione della cornice lucida alla base della lunetta intorno al vetro. Dalla vista laterale è possibile apprezzare le anse lievemente curvate verso il basso e restano tutto sommato compatte per un orologio da 42mm di diametro. Anche lo spessore è equilibrato e non eccessivo.
La corona a ore 3 è protetta quasi interamente dalle spallette integrate nella carrure, ha il logo lucido di Hamilton in rilievo ed è a pressione. Nonostante l’impermeabilità sia comunque buona (questo Khaki Aviation Pilot può resistere fino a 100m) il serraggio a vite avrebbe dato una sicurezza in più.
Movimento
Il lato B è dominato dall’ampia finestra in vetro al centro del fondello. Qui è possibile vedere all’opera il movimento H-30 all’interno, un calibro basato sull’ETA 2836 (la variante “day-date” del 2824) con alcune importanti modifiche allo scappamento e alla molla di carica. La spirale è in Nivachron, un materiale che garantisce una maggior resistenza ai campi magnetici pur non essendo a base di silicio, con un un’autonomia portata a 80 ore.
Cinturino o bracciale
A seconda della variante scelta, i nuovi Khaki Aviation Pilot possono essere accompagnati da un cinturino in pelle o, come in questo caso, dal bracciale in acciaio. Questo trasmette grande solidità, con maglie spesse e ben rifinite, in gran parte satinate e con profili lucidi ai lati dell’elemento centrale. I perni sono a pressione con collarino centrale, una scelta costruttiva classica per Hamilton. Anche la chiusura deployante è solida, con bracci interni ricavati dal pieno, pulsanti di sgancio e biselli lucidi sulla scatoletta. Per una perfetta adattabilità al polso, oltre alle due mezze maglie, ci sono anche tre fori per la microregolazione. E poi non mancano le anse a sgancio rapido grazie alle quali è possibile passare in pochi istanti dal bracciale ad un cinturino in pelle.
Al polso
La vestibilità di un orologio non va mai valutata solo in base alla scheda tecnica, esattamente come non si valuterebbe mai un libro dalla sua copertina. Un diametro di 42mm per un solo tempo senza ghiera da diver potrebbe anche essere eccessivo a volte, ma questo dipende da vari fattori. Intanto dal fatto che si tratti di un modello elegante o di uno sportivo, oppure dal fatto che abbia uno stile più moderno o più retrò. Ma quel che conta, soprattutto, sono la forma delle anse e gli ingombri della cassa. Il Khaki Aviation Pilot è veramente comodo al polso e trovo che le sue misure siano azzeccate per un orologio sportivo. Il diametro è di 42,0mm, la distanza da ansa ad ansa è di 50,7mm, lo spessore è di 12,1mm e il peso con il bracciale regolato per un polso da 16cm è di 158g.
Opinioni
I nuovi Khaki Aviation Pilot sono perfetti per soddisfare le esigenze di chi desidera un orologio solido e ben fatto, con una meccanica affidabile e dalle buone prestazioni, ma che anziché inseguire il trend delle riedizioni di modelli vintage preferisce puntare su linee più moderne. Cos’avrei fatto di diverso? Certamente avrei preferito una corona a vite. Nonostante quella a pressione sia più che sufficiente per garantire l’impermeabiltà fino a 10bar, è innegabile quanto il serraggio a vite offra maggior sicurezza. Però è anche giusto che Hamilton voglia diversificare i propri prodotti all’interno di un catalogo sterminato, e in fondo di modelli con corona a vite certamente non ne mancano. L’altro aspetto migliorabile è a livello delle misure, perché tra le casse da 42mm e quelle da 36mm c’è un divario fin troppo ampio, con quelle più piccole pensate più per un pubblico femminile (e lo si capisce anche a livello di alcune scelte cromatiche). Un modello intermedio da 39-40mm avrebbe probabilmente accontentato un pubblico ancora più ampio, chissà, magari lo vedremo arrivare in futuro.
I prezzi di listino dei nuovi Khaki Aviation Pilot, indipendentemente dalla misura scelta per la cassa, sono di 1.075€ per le varianti con cinturino e di 1.155€ se si sceglie il bracciale in acciaio.
Scheda tecnica
Diametro | 42,0mm |
Lug to Lug | 50,7mm |
Spessore | 12,1mm |
Peso | 158g (con bracciale regolato) |
Movimento | Hamilton H-30, automatico |
Caratteristiche del movimento | frequenza 21.600a/h, 80h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro, doppio antiriflesso |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 100m |
Bracciale | acciaio o pelle, 20mm |
Prezzo | a partire da 1.075€ (con cinturino in pelle) |