Circula SuperSport, recensione completa

Il nome Circula potrebbe non essere tra i più noti, ma in realtà si tratta di un marchio fondato nel 1955 a Pforzheim. Questa, insieme a Glashütte, è una delle località più importanti per l’orologeria tedesca e ospita molti altri produttori, come Laco, Stowa, Archimede e così via. Fin dalle sue origini il marchio è sempre stato gestito dalla famiglia Huber che ora, con Cornelius – che gestisce il marchio dal 2017 – è arrivata alla terza generazione. Il SuperSport è stato presentato nel corso del 2021 e, insieme all’Ichnos Arcipelago e al C65 Supercompressor di Christopher Ward, è uno dei pochissimi orologi sul mercato con vera cassa supercompressor, una soluzione tecnica caduta un po’ in disuso, anche in parte superata, ma che porta con sé un grande fascino.

Recensione

Il corredo è certamente coerente con la fascia di prezzo a cui viene venduto questo orologio. La scatola vera e propria è in simil pelle nera con logo impresso sul coperchio e l’interno è rivestito in materiale morbido grigio. Nella parte inferiore ci sono la card della garanzia, un libricino con le informazioni per il corretto utilizzo, un panno in microfibra e un certificato di autenticità che riporta alcune caratteristiche dell’esemplare, compreso anche l’anno di fabbricazione.

Al momento il SuperSport può essere scelto in 3 diverse colorazioni, Petrol, Black e Blue. La configurazione scelta per questa recensione è la terza, anche se in realtà in questo caso la tonalità è più che altro verde acqua, davvero bella vivace e risalta parecchio grazie alla finitura soleil. Nella parte alta c’è il marchio stampato, mentre in basso troviamo il nome del modello e il dato sull’impermeabilità fino a 300m. In piccolo a ore 6 non manca la dicitura Made In Germany, dato che questi sono orologi effettivamente assemblati in Germania.

Quadrante

Il quadrante è piuttosto elaborato, pur risultando equilibrato e di chiara lettura. Lo spazio è diviso sostanzialmente in due parti da un cerchio dove sono riportate le tacche dei minuti con dettagli arancioni e la data è a ore 6, quindi non altera minimamente la simmetria generale. Gli indici di tipo sandwich hanno dimensioni generose che si riflettono anche sulle prestazioni al buio, come vedremo tra poco. Le sfere a matita sono divise entrambe in due settori, con quella delle ore che tocca esattamente le tacche arancioni al centro e quella dei minuti che sfiora appena quelle bianche all’esterno. La finitura è spazzolata, mentre la lancetta dei secondi è verniciata in arancione con parte terminale bianca.

Come su tutti gli altri orologi con ghiera interna, anche sul Circula SuperSport questa scelta tecnica contribuisce a dare un bel senso di profondità. La rotazione avviene solo in senso antiorario grazie alla corona posizionata a ore 2 e ci sono 120 scatti intermedi che si percepiscono appena durante l’azionamento.

A luci spente il SuperSport si fa certamente notare grazie all’applicazione di tipi diversi di Superluminova. Indici e sfere hanno la tipica luminescenza bluastra della BGW9, mentre sulla ghiera c’è la C3 X1 e i primi 20 minuti sono in arancione. Le prestazioni sono davvero ottime e rendono possibile la lettura dell’ora anche a distanza di parecchio tempo dall’esposizione ad una fonte di luce.

Vetro e cassa

Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna e trattamento antiriflesso sul lato interno che risulta essere piuttosto efficace. La visibilità resta molto buona anche ad angolazioni estreme.

La cassa ha una forma molto particolare, in parte riconducibile al design a cuscino di Panerai ma completamente rivista. Nell’insieme dimostra un buon livello di originalità, soprattutto a livello delle anse, senza rischiare di diventare esageratamente elaborata. La finitura satinata è molto ben realizzata, trasversale sui fianchi e longitudinale sulla parte superiore. Anche la lunetta intorno al vetro è spazzolata e c’è un piccolo anello lucido che la separa dalla carrure. Dalla vista laterale si può apprezzare uno spessore molto contenuto per un orologio impermeabile fino a 300m.

Sul lato destro ci sono le due corone e solo quella a ore 4 è a vite con una filettatura molto precisa senza impuntamenti né in apertura né in serraggio. C’è un anello in alluminio anodizzato arancione e il logo di Circula è inciso e riempito di Superluminova. La corona a ore 2 riprende una decorazione a reticolo piuttosto comune sui diver anni ‘60 e ‘70, ma non è a vite e in questo modo replica la scelta tecnica fatta da Christopher Ward sul C65 Supercompressor. Tra l’altro, all’interno della scatola di Circula, c’è un avviso in cui si ricorda di non azionare la corona mentre si è in acqua, probabilmente perché la rotazione potrebbe alterare l’efficacia della guarnizione.

Girando la cassa troviamo un fondello in acciaio splendidamente decorato con al centro la raffigurazione di un casco da palombaro. Tra le varie scritte viene ribadito il dato sull’impermeabilità fino a 300m di profondità. Il Circula SuperSport è uno dei pochi veri supercompressor presenti oggi sul mercato. All’interno del fondello c’è una molla che ha il compito di comprimere la guarnizione all’aumentare della pressione esterna, in questo modo più si scende di profondità e più aumenta la tenuta stagna della cassa. Oggi, con l’evoluzione dei materiali per la realizzazione delle guarnizioni, questo sistema è diventato un po’ obsoleto ma porta comunque con sé un indiscutibile fascino.

Movimento

All’interno di questo Circula c’è un Sellita SW-200 in grado elaboré, una scelta che punta all’affidabilità e alla facile riparabilità. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 38 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina. Il marchio tedesco effettua una regolazione più fine rispetto a quella realizzata da Sellita, dichiarando un range da -5 a +7s/giorno.

Bracciale e cinturino

Il Circula SuperSport può essere acquistato con bracciale in acciaio o cinturino in gomma. Nel primo caso abbiamo a che fare con un accessorio che trasmette grande solidità, con maglie ad H spesse e tenute insieme da perni a vite. Gli elementi centrali di raccordo sono lucidi e quindi purtroppo tendono a far risaltare un po’ troppo i graffi superficiali. La clasp è comune a quella utilizzata da tanti altri marchi, ma ha il vantaggio di essere solida e pratica grazie ai 6 fori di microregolazione. Se si vuole puntare alla maggior praticità data dalla gomma, ci sono dei cinturini tipo tropic di buona qualità con fibbia personalizzata e, in questo caso, con una colorazione che richiama quella del quadrante. Su bracciale e cinturino sono presenti anse a sgancio rapido, quindi non è necessario utilizzare attrezzi per passare da uno all’altro.

Al polso

Il Circula SuperSport ha dimensioni quasi universali per un diver e veste davvero bene anche su polsi più piccoli. Come sempre, quando si parla di orologi con ghiera interna, l’apertura più ampia del vetro dà l’impressione di avere a che fare con un diametro più importante, ma è solo un’impressione visto che il dato numerico è di 40,0mm esatti, la distanza da ansa ad ansa è di 46,5mm e lo spessore è di 13,3mm. Il peso va dai 100g con il cinturino in gomma ai 155g con il bracciale in acciaio regolato per un polso da 16cm.

Opinioni

Questo SuperSport mi ha impressionato positivamente per la qualità costruttiva e per le finiture curate in linea sia con la tipologia di orologio che con la fascia di prezzo. Le caratteristiche sono interessanti, il design è piuttosto originale e non dà l’impressione di riproporre qualcosa di già visto altrove (se non con reinterpretazioni profonde). L’utilizzo dei colori dimostra un buon gusto generale, con la variante nera e dettagli arancioni sicuramente più indicata per tutti quelli che non amano le tonalità troppo sgargianti. Il Circula SuperSport è in vendita sul sito ufficiale a 849€ con il cinturino in gomma e a 949€ con il bracciale in acciaio, una cifra coerente con i contenuti tecnici e il movimento all’interno.

Scheda tecnica