Tra qualche immagine rubata e qualche anticipazione ufficiale, era da giorni che nel nostro ambito non si parlava d’altro. A circa un anno e mezzo di distanza dal lancio dei Moonswatch, nati dalla collaborazione con Omega, Swatch ripropone una ricetta analoga selezionando un altro marchio del Gruppo: Blancpain, la maison più antica ancora in attività. Da poche ore sappiamo anche per filo e per segno come saranno questi 5 nuovi orologi che certamente animeranno le discussioni su forum e pagine social del settore, almeno per le prossime settimane.
Sommario:
Come sono gli Swatch Fifty Fathoms
Se tra gli indizi era stato piuttosto facile identificare i riferimenti a Blancpain e alla famiglia di diver Fifty Fathoms, un paio di giorni fa si era anche pensato che questi nuovi Swatch avrebbero ripreso il design dal Bathyscaphe. Però non avrebbe avuto tanto senso perché in fondo nel 2023 ricorre il 70° anniversario del Fifty Fathoms classico. E infatti i nuovi Swatch Bioceramic Scuba rendono omaggio a quello che viene universalmente riconosciuto come il primo vero diver della storia.
Le varianti tra cui scegliere sono 5, tante quanti sono gli oceani secondo la tradizione anglosassone: Oceano Artico, Pacifico, Atlantico Indiano e Antartico. Le diverse colorazioni si ispirano a quelle di altrettante specie di nudibranchi, dei molluschi marini.
I quadranti sono sostanzialmente di 2 diverse tipologie: ci sono quelli senza data di Artico e Antartico con indici a bicchierini e logo vintage, e gli altri 3 con i numeri arabi tipici del Fifty Fathoms, la data tra ore 4 e ore 5 e il logo moderno di Blancpain. Non manca la Superluminova, che dalle foto ufficiali sembra essere BGW9 e sembra anche avere prestazioni piuttosto interessanti. Tra l’altro anche la ghiera è luminescente al buio.
Il vetro è di tipo minerale con rivestimento antigraffio, quindi è probabile che sia un cosiddetto sapphlex. Anche per l’inserto della ghiera nella scheda tecnica viene riportata la dicitura “rivestimento antigraffio” e penso che si tratti dello stesso materiale usato per il vetro. La cassa è realizzata in bioceramica, con il marchio Swatch inciso sul fianco sinistro che riprende la tradizione del diver di Blancpain e una corona che, a quanto pare, non è a vite. Del resto l’impermeabilità ricalca furbescamente quella del primo Fifty Fathoms, che corrisponde a 91m di profondità.
Attraverso il fondello si può vedere il movimento all’interno. Questo è il Sistem 51, un calibro composto appunto da soli 51 parti con un’unica vite centrale. Ha alcune caratteristiche interessanti, come la massa oscillante trasparente, una discreta resistenza ai campi magnetici e la riserva di carica di 90 ore, ma non è concepito per essere disassemblato e revisionato. In questi Scuba Fifty Fathoms sui ponti c’è poi una stampa specifica con la raffigurazione degli oceani e, a seconda della versione scelta, c’è anche l’immagine dei nudibranchi corrispondenti.
I cinturini sono tipo Nato e sono realizzati in materiale riciclato dalle reti da pesca recuperate in mare, con fibbia e anelli in bioceramica. I nuovi Scuba Fifty Fathoms saranno in vendita a partire da sabato 9 settembre a 390€ solo in alcuni negozi Swatch selezionati (solo 5 in Italia: a Torino, Milano, Venezia, Bologna e Roma).
Opinioni sparse
Così com’era successo per il lancio dei Moonswatch, anche in questo caso l’operazione, fin qui, è stata altamente divisiva. Prima ancora di conoscere nel dettaglio le caratteristiche di questi orologi, gli appassionati si sono divisi tra curiosi ed estimatori da una parte e puristi intransigenti dall’altra. La verità è che Swatch dimostra ancora una volta di avere una genialità nel marketing tutt’altro che comune. Che questi nuovi Scuba Fifty Fathoms piacciano o meno, già solo il fatto che negli ultimi giorni non si sia parlato d’altro è un’indiscutibile vittoria per il marchio svizzero.
Mal sopportando puristi e fanboy in generale, provo un po’ di sano divertimento nell’approccio, a tratti dissacrante, che Swatch ha nei confronti di alcuni pezzi da 90 dell’orologeria. Siamo obbligati a dover prendere sul serio fin troppi aspetti della nostra vita, dove sta scritto che non si possa giocare e scherzare con uno Speedmaster o un Fifty Fathoms? I Moonswatch sono dei gadget, dei giocattolini se vogliamo, ma sono terribilmente divertenti da vedere e da indossare proprio perché uniscono le linee che tutti noi conosciamo (e che una buona parte di noi apprezzano) a colori perlopiù sgargianti. Finora ne ho acquistati due, senza code e rigorosamente a prezzo di listino; non escludo di acquistarne altri e in tutto questo tempo non ho mai sentito sminuiti in alcun modo i miei Speedmaster “veri”.
Se lo scorso anno si era scelto di trasformare in chiave pop uno dei cronografi più famosi in assoluto, in questo caso si è scelto di omaggiare le linee di un modello molto più di nicchia, seppur importantissimo. Mi auguro quindi che questa operazione possa dare un po’ di visibilità in più a Blancpain, perché se la merita tutta. Tuttavia è anche un po’ triste che il marchio di orologi più antico al mondo debba puntare sulla vendita di questi Swatch per farsi conoscere dal grande pubblico. Ma in fondo gli orologi di plastica hanno già salvato l’orologeria in passato ed è possibile che diano nuovamente un grande aiuto al settore.
Cosa penso dei nuovi Scuba Bioceramic Fifty Fathoms
I nuovi Scuba Fifty Fathoms sono gradevoli, in particolare mi piacciono molto le due versioni Oceano Atlantico e Oceano Antartico. Mi riservo di vederli da vicino e toccarli con mano, ma danno l’impressione di essere fatti piuttosto bene e di essere qualitativamente superiori rispetto ai Moonswatch. Spero che questo valga soprattutto per i cinturini, che sugli Speedmaster in bioceramica sono tanto belli da vedere quanto rigidi e scomodi da indossare. Certo, con un prezzo di 390€ è inevitabile pensare anche a tutti gli altri orologi fatti oggettivamente meglio e potenzialmente più durevoli. Ma non si vive solo di rapporto qualità prezzo, a maggior ragione quando non si ha a che fare con beni di prima di necessità ma con oggetti del tutto superflui. Forse sarebbe stato meglio utilizzare un normale movimento al quarzo, che avrebbe reso questi Swatch un po’ più economici e ancora più appetibili, ma non credo che questo mi frenerà dall’acquistarne uno non appena avrò la possibilità.
E a proposito: è facile prevedere lunghe code davanti ai negozi con conseguente scarsità di pezzi a disposizione per l’acquisto. Nelle prossime settimane vedremo una marea di annunci di vendita online a prezzi maggiorati, ma con i Moonswatch dovremmo aver imparato che la pazienza viene ripagata. È vero che ancora oggi alcune varianti sono relativamente rare da trovare, ma almeno 8 colorazioni sono quasi sempre disponibili nei vari negozi Swatch. Anche per questi nuovi Scuba Fifty Fathoms andrà allo stesso modo e, a seconda del successo che riscuoteranno, li troveremo tra qualche settimana o tra qualche mese, senza fare code e senza strapagarli. Parola di WatchManiac!