Tra i tanti marchi di recente fondazione, alcuni meglio di altri hanno compreso quanto la reinterpretazione dei design del passato possa essere remunerativa al giorno d’oggi. C’è chi ripropone design dimenticati o poco noti e chi invece si spinge oltre, con rielaborazioni e reinterpretazioni di alcune pietre miliari nella storia dell’orologeria.
Baltic appartiene senza dubbio a questo secondo gruppo. Dopo aver riproposto a più riprese lo stile inconfondibile dei diver anni ’60, nel 2021 ha lanciato l’MR01, che fin da subito ha riscosso un enorme successo tanto da risultare “sold out” per lungo tempo. Nel 2023 è tornato disponibile sul sito ufficiale, pronto a soddisfare l’interesse e la curiosità di chi cerca un orologio elegante e classico con microrotore.
Sommario:
Origine del design
La fonte di ispirazione di questo modello arriva senza alcun dubbio dai primi Patek Philippe Calatrava ref. 96. Quello è stato un modello di svolta per la maison di Ginevra, che negli anni è diventato uno dei termini di paragone assoluti per gli orologi eleganti. Il profilo sottile della cassa, la lunetta piatta e le anse semplici e curvate verso il basso sono sicuramente i dettagli stilistici principali. Insieme al quadrante con indici Breguet utilizzato in alcune versioni. Tutti particolari che Baltic ha sapientemente ripreso per il suo MR01.
Recensione
Al momento è possibile scegliere tra 3 diverse colorazioni: argento, blu scuro e salmone e quest’ultima è sicuramente quella più particolare. Finora sono state prodotte anche due edizioni limitate, frutto di altrettante collaborazioni, che hanno mostrato quante potenzialità possa avere questo design nel sapersi adattare a colorazioni o layout leggermente diversi del quadrante, quindi non mi sorprenderebbe in futuro veder arrivare anche altre versioni.
La colorazione salmone è quella che ritengo più interessante e particolare, anche se è piuttosto tenue e una tonalità un pochino più intensa non avrebbe di certo guastato. Il quadrante è realizzato con una cura quasi maniacale, con una finitura superficiale granulosa nella parte centrale, molto piacevole da vedere, mentre il rehaut all’esterno è liscio e con un accenno di lieve satinatura. La secondina in posizione totalmente asimmetrica è una scelta obbligata legata al movimento utilizzato e, che piaccia o meno, ha sicuramente il vantaggio di dare un tocco di originalità in più a questo modello di Baltic.
L’altro elemento stilistico fondamentale è dato dagli indici applicati in stile Breguet, con una lucidatura di alto livello che reagisce molto bene ai cambi di illuminazione con una bella lucentezza. Completano il tutto le sfere a foglia che, con la loro spiccata eleganza, si integrano alla perfezione nel design dell’orologio. Anche in questo caso la lucidatura è di ottimo livello.
Vetro e cassa
Il vetro è in plexiglass, una scelta in linea con lo spirito d’altri tempi dell’MR01. È vero che in questo modo si perde un po’ di praticità, visto che la resistenza ai graffi dello zaffiro è nettamente superiore. È però altrettanto vero che esteticamente l’effetto dell’esalite sia impareggiabile e comunque, all’occorrenza, può essere facilmente lucidato.
La cassa riprende in maniera piuttosto fedele le linee del Calatrava Ref. 96, reinterpretandole lievemente per adattare quel design al movimento scelto dal marchio. Dalla vista di profilo è davvero molto bella perché spicca lo spessore contenuto della carrure, poi risaltano le 2 diverse finiture, lucida e satinata, e la forma curva delle anse. La lunetta, anch’essa è ripresa dal Patek Philippe vintage, ma con questa finitura a specchio è un po’ delicata e non nasconde per nulla i graffi, neppure quelli più superficiali. Personalmente preferirei vederla satinata come quella vista in una limited edition del MR01.
La corona a ore 3, lucida e sprovvista di logo, è molto compatta e, vista la tipologia dell’orologio, è scontato che sia solo a pressione (del resto l’impermeabilità si ferma a soli 30m).
Movimento
Girando l’orologio possiamo ammirare l’altra grande particolarità del MR01, anzi, forse quella più sfiziosa. Attraverso il fondello è possibile ammirare il calibro 5000A realizzato da Hangzhou, uno dei principali produttori cinesi insieme a Seagull. Baltic ha fatto una scelta controcorrente differenziandosi da altri marchi e puntando su un microrotore. Questa architettura di movimenti dall’indubbio fascino porta sé due vantaggi: intanto di solito lo spessore rimane più contenuto rispetto ai calibri automatici di tipo standard, poi la massa oscillante non copre i vari componenti, che quindi sono più visibili. Il rovescio della medaglia è che spesso le meccaniche di questo tipo sono un po’ meno efficienti nella ricarica automatica. Durante la prova da questo punto di vista il calibro si è comportato molto bene. I microrotori hanno anche un altro punto debole dato dai cuscinetti più soggetti a usura, ma è presto per esprimersi in merito. Certo che avere a che fare con un marchio europeo fa sicuramente dormire sonni più tranquilli anche nel caso in cui si renda necessario un’intervento di riparazione.
Pur essendo un movimento con finiture industriali, che se osservate con la lente macro magari non risultano curatissime su alcuni dettagli, comprese le viti blu verniciate e non trattate termicamente, il 5000A fa comunque la sua figura e devo ammettere che risulta gradevole da ammirare all’interno del Baltic MR01. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 42 ore, è possibile la ricarica manuale ma non è presente il fermo macchina.
Cinturino
Per il Baltic MR01 è possibile scegliere tra tutta una serie di cinturini e bracciali, compreso il tipico bracciale a chicchi di riso utilizzato anche su altri modelli del marchio. Personalmente, in abbinamento al quadrante salmone, trovo particolarmente azzeccato il cinturino in pelle blu scura. È di qualità abbastanza buona, con spessore limitato e cuciture tono su tono che si adattano bene allo spirito elegante dell’orologio. Certamente su un modello come questo sarà poi facile sbizzarrirsi con altre soluzioni di terze parti.
Al polso
Al polso le proporzioni del MR01 sono davvero azzeccate: non è certamente un orologio grande, ma anche se si amano i modelli di dimensioni più generose è facile rimanere piacevolmente sorpresi da questo modello. Il peso piuma poi lo rende particolarmente comodo. Il diametro è di 36mm, la distanza da ansa ad ansa è di 44,0mm, lo spessore è di 10,1mm compresa anche la sporgenza di quasi 2mm del vetro e il peso con il cinturino installato è di appena 48g.
Opinioni
Per chi è alla ricerca di modelli più eleganti ma non vuole spendere cifre altissime le alternative tra cui scegliere non mancano, dai Seiko Presage ad alcune referenze di Tissot e di Hamilton, passando anche dal meno diffuso Zodiac Olympos. Il Baltic MR01 si propone come un’opzione più ricercata per via della meccanica a microrotore, che è cinese ma non sarebbe potuta essere altrimenti in questa fascia di prezzo. Lo stesso calibro è utilizzatao anche da marchi minori di provenienza principalmente asiatica, ma qui si esprime al meglio del suo potenziale grazie al quadrante così curato e alla cassa ispirata al Calatrava vintage. L’ennesima conferma di quanto il team di Baltic sia intelligente e lungimirante nel riproporre design del passato, spesso con un rapporto qualità/prezzo interessante. Il listino del MR01 infatti è di 664€ in questa configurazione con cinturino in pelle.
Scheda tecnica
Diametro | 36,0mm |
Lug to Lug | 44,0mm |
Spessore | 10,1mm |
Peso | 48g (con cinturino installato) |
Movimento | Hangzhou 5000A, automatico con microrotore |
Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800a/h, 42h di riserva di carica |
Vetro | esalite |
Cassa | acciaio |
Impermeabilità | 30m |
Bracciale | acciaio o pelle, 20mm |
Prezzo | a partire da 664€ (con cinturino in pelle) |
Comments 1