Bulova Racer Chronograph, recensione completa

 Quando pensiamo a Bulova e ai suoi cronografi il primo nome che viene in mente è sicuramente il Lunar Pilot, un modello che, anche a distanza di anni dal suo lancio, continua a riscuotere un gran successo tra gli appassionati. In realtà il marchio americano ha in catalogo varie alternative e uno dei modelli recenti più interessanti è il Racer Chronograph, presentato qualche mese fa. Pensato per gli appassionati di Motorsport, cosa che traspare da ogni singolo dettaglio, è una valida opzione se si è alla ricerca di un cronografo sfizioso dal prezzo accessibile e si vuole puntare alla praticità dei movimento al quarzo.

Recensione

Fin dal primo colpo d’occhio al corredo del Bulova Racer Chronograph è possibile notare i numerosi richiami al mondo delle corse automobilistiche. Sul coperchio della scatole ci sono due bandiere a scacchi, ripetute anche sul lato interno rivestito in materiale morbido arancione. L’orologio è alloggiato all’interno di una riproduzione di uno pneumatico, una soluzione particolare e gradevole, soprattutto se si tiene conto della fascia di prezzo.
Il Bulova Racer Chronograph è declinato in 3 configurazioni differenti, due con cinturino in pelle e una con con bracciale in acciaio. Quest’ultima ha una colorazione azzurra e dettagli arancioni, un abbinamento che ricorda un po’ la storica livrea Gulf.

Il quadrante ha un layout bicompax con appena due righe di testo in tutto. A ore 6 c’è la finestra della data racchiusa da una cornice argentata con finitura lucida. I due contatori hanno una tipica lavorazione a cerchi concentrici, con quello a ore 9 che serve per i minuti cronografici e quello a ore 3 che in realtà è un indicatore delle 24h. Questo significa che quando il cronografo non è in funzione, non c’è nessuna lancetta dei secondi in movimento, un fatto molto positivo per chi non ama la progressione a scatti tipica dei calibri al quarzo.

Gli indici a bastone sono applicati, con cornici lucide ben realizzate e una buona quantità di pasta luminescente bianca al loro interno. La parte più periferica del quadrante è occupata dalla minuteria stampata in nero che consente una lettura precisa sia dell’orario che dei secondi cronografici. Le lancette di ore e minuti hanno un design a matita e sono lucide, mentre quella dei secondi in arancione richiama il colore degli altri dettagli.
Pur non essendo un requisito fondamentale per un cronografo, il Bulova Racer Chronograph si comporta sorprendentemente bene al buio, con una luminescenza uniforme e piuttosto duratura che consente di leggere perfettamente l’ora anche a distanza di parecchio tempo dall’esposizione ad una fonte di luce.

Vetro e cassa

Il vetro è uno zaffiro di tipo boxed con bordo arrotondato, bello da vedere e anche piuttosto efficace nel tenere a bada i riflessi fastidiosi. La leggibilità è sempre ottima anche ad angolazioni estreme, con qualche distorsione tipica per i tutti i vetri di questo genere con bordi convessi. A confermare la natura sportiva di questo cronografo c’è anche una lunetta con scala tachimetrica realizzata in alluminio.
La cassa è una vera sorpresa sia per quanto riguarda il design che per il livello delle finiture. Ha una forma con forti richiami ai canoni estetici in voga a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70, con la parte superiore interamente satinata. Sull’ansa a ore 4 si trova inciso il diapason, che dall’avvento dell’Accutron è diventato un po’ il simbolo del marchio. Le anse sono satinate anche sui fianchi, ma ci sono dei biselli lucidi ottimamente realizzati che impreziosiscono la cassa.

Nella parte centrale del fianco c’è il marchio di Bulova inciso e si notano anche due viti a brugola che strizzano anch’esse l’occhio al mondo dei motori. Nell’insieme lo spessore non è limitatissimo se si tiene conto che abbiamo a che fare con un quarzo, ma è comunque proporzionato alla misura della cassa. Sul fianco destro, oltre alle stesse anse satinate con evidenti biselli lucidi, spiccano i pulsanti cronografici di forma trapezoidale, con quello a ore 2 in colorazione arancione, particolare e azzeccassimo.
La corona ha il diapason in rilievo e una lavorazione antiscivolo dal design piuttosto aggressivo che si intona bene allo spirito dell’orologio. È una corona a pressione che comunque garantisce un’impermeabilità fino a 100m. Il fondello in acciaio è ancorato alla cassa da 4 viti. Non presenta decorazioni particolari, solo il marchio al centro con alcune specifiche incise sulla parte più esterna.

Movimento al quarzo

Il movimento all’interno del Bulova Racer Chronograph è un quarzo di tipo standard, con funzionalità cronografica che si attiva e si blocca in modo molto intuitivo con il tasto a ore 2, mentre il tasto a ore 4 serve per l’azzeramento.

Bracciale e cinturino

Il bracciale di serie sulla variante con quadrante azzurro ha un design a 3 elementi con maglia centrale lucida. È solido e l’accoppiamento con la cassa è piuttosto preciso. Le maglie sono tenute insieme da perni a pressione e sono molto mobili le une sulle altre, con una chiusura a doppia deployante. Sulle altre due varianti è montato un cinturino in pelle traforato sullo strato più esterno, un po’ l’emblema dei cronografi sportivi anni ’70.

Al polso

Il Racer Chronograph non è un orologio minuscolo, ma grazie alle anse corte riesce ad adattarsi bene anche a polsi non esageratamente grandi. Decisamente comodi, poi, i cinturini in pelle. Il diametro è di 41,8mm in corrispondenza della lunetta, ma con la sporgenza a laterale a destra si arriva a 43,6mm totali. La distanza da ansa ad ansa è di 47,5mm, lo spessore è di 13,2mm e il peso con il bracciale in acciaio regolato per un polso da 16cm è di 169g.

Opinioni

Il Bulova Racer Chronograph è un cronografo esteticamente gradevole, con un bel quadrante ma soprattutto con una cassa magnifica che ha finiture da categoria superiore. La vestibilità è sorprendentemente buona anche per polsi non eccessivamente grandi e l’ottima luminescenza al buio è la proverbiale ciliegina sulla torta. Il prezzo di listino è di 429€ per la versione con bracciale in acciaio, di 389€ con cinturino in pelle e 399€ se si preferisce la cassa nera con rivestimento PVD.

Scheda tecnica