Nivada Orange Depthmaster, recensione completa

Non tutti i diver devono avere necessariamente grandi dimensioni e negli ultimi anni sono sempre di più i modelli un po’ più compatti proposti dai vari produttori. Se quando si ha a che fare con gli skin diver è molto più semplice limare i millimetri, quando le specifiche di impermeabilità aumentano il compito dei progettisti diventa decisamente più arduo. Il Nivada Depthmaster è un esempio piuttosto raro di diver resistente fino a 1000m, con tanto di valvola per l’elio, con cassa da 39mm scarsi. È un piccolo prodigio che rimane fedele alla storia di questo modello, prodotto originariamente tra gli anni 60 e gli anni 70. Quest’anno il marchio svizzero ha deciso di aggiungere una nuova versione più sfiziosa (e anche decisamente più estiva): scopriamo insieme il Nivada Orange Depthmaster.

Recensione

Ogni volta che mi capita di provare uno dei nuovi Nivada non posso fare a meno di notare quanto sia gradevole il corredo. Pur utilizzando materiali economici, c’è una grafica specifica per ogni singolo modello e il cofanetto, realizzato in simil pelle invecchiata, ricrea un l’atmosfera vintage di questi orologi. Anche all’interno del coperchio è presente una grafica dedicata al Depthmaster, con alcune informazioni sulla storia del modello, e poi c’è la card della garanzia.

Una cassa storica

La cassa del Depthmaster fu utilizzata tra gli anni 60 e gli anni 70 da diversi marchi e tutti questi orologi vengono spesso soprannominati “Baby Panerai” dai collezionisti.
Lo scorso gennaio Nivada ha presentato un’edizione limitata, anzi, limitatissima, di appena 10 pezzi. Quello è un Depthmaster molto particolare con quadrante NOS del 1970 con indici al trizio e movimento automatico vintage ETA 2472 inseriti all’interno di una cassa di produzione attuale. Parallelamente all’uscita di quella referenza decisamente esclusiva, però, è stata lanciata anche una versione accessibile pensata per un pubblico molto più vasto. Rispetto alla limited la differenza più evidente è rappresentata dall’assenza della data, sostituita da un indice simmetrico a quello posizionato a ore 9.

Quadrante, indici e sfere

La tonalità di arancione è piuttosto vivace e la finitura superficiale del quadrante è opaca. Le scritte, stampate in nero, sono ridotte al minimo e ricalcano in modo fedele quelle presenti anche sulle referenze del 1970. In basso, ai lati dell’indice a ore 6, c’è invece una piccola differenza rispetto ai modelli vintage. Nivada ha scelto di strizzare l’occhio alle tipiche diciture del passato, ma al posto della lettera T relativa all’utilizzo del trizio c’è la L per la (Super)Luminova.

La grafica, con numeri arabi che si alternano a indici a bastoni, resta fedele alla tradizione di questo modello ed è realizzata in pasta luminescente in colorazione old radium per replicare la tipica patina vintage. Le lancette sono verniciate di nero lucido e in questo modo contrastano perfettamente con l’arancione del quadrante. In più, grazie alla lunghezza decisamente differente tra ore e minuti, la leggibilità è davvero immediata.
La Superluminova old radium è applicata ovunque, anche sul riferimento della ghiera a ore 12, però le prestazioni potrebbero essere migliori. Soprattutto per quanto riguarda le sfere, che tendono a svanire nel giro di pochissimo tempo.

Vetro, ghiera e cassa

Il vetro è uno zaffiro con lieve curvatura esterna e trattamento antiriflesso sul lato interno. La resistenza ai riflessi è molto buona e anche la trasparenza ad angolazioni estreme è degna di nota se si tiene conto dello spessore necessario per resistere fino a 1000m di profondità.
La ghiera è un pezzo unico in acciaio con finitura satinata sulla parte superiore, indici incisi nello spessore e riempiti di smalto nero. Nonostante la zigrinatura antiscivolo sia sottile e non particolarmente pronunciata, la presa tra i polpastrelli è salda e sicura, anche con i guanti. La rotazione è molto piacevole, con 120 scatti precisi e senza giochi eccessivi.
La cassa di un Baby Panerai ha linee inconfondibili, che possono piacere o meno, ma che hanno un indiscutibile fascino. Colpisce poi il livello di qualità delle lavorazioni e delle finiture realizzate da Nivada. Il design è riconducibile a quello a cuscino, ma con forme ricercate e interessanti che non passano di certo inosservate.

La parte superiore ha una satinatura circolare che si estende anche alle anse, relativamente sporgenti per un orologio dal diametro così contenuto. I fianchi sono lucidati a specchio e nelle zone di raccordo con le anse spiccano dei piccoli biselli ottimamente rifiniti. La carrure ha uno spessore davvero ridotto per un orologio dall’impermeabilità così importante e sul fianco sinistro, al centro, è presente la valvola automatica per il rilascio dell’elio.
La corona a ore 3 non è protetta da spallette, è lucida con il logo in rilievo e naturalmente è a vite. La filettatura è molto precisa, sia in apertura che in serraggio, e ha dimensioni perfette per risultare comoda senza essere troppo sporgente.

Il fondello a vite presenta al centro un bel medaglione coniato con il logo di Nivada in rilievo e anche qui colpisce la qualità generale delle lavorazioni. Sulla parte più esterna, tra le varie informazioni incise, è riportato anche il dato di impermeabilità fino a 100atm, davvero incredibile per un orologio con dimensioni così compatte.

Movimento

All’interno del Depthmaster c’è il calibro Soprod P024 che è sostanzialmente un clone dell’ETA 2824 del quale ricalca completamente l’impostazione meccanica. La frequenza è di 28.800a/h, la riserva di carica è di 38 ore, è possibile la ricarica manuale ed è presente il fermo macchina. Mancano il meccanismo relativo allo scatto della data e la posizione intermedia della corona, scelta che denota l’attenzione ai dettagli da parte di Nivada.

Cinturini e bracciali

Come da tradizione per gran parte dei suoi modelli attualmente in produzione, anche in questo caso Nivada dà la possibilità di scegliere tra un sacco di cinturini e bracciali in acciaio. In questa recensione vedete installato un tropic in gomma nera vulcanizzata che si sposa alla perfezione con il design dell’orologio e aiuta a far risaltare il quadrante arancione. Pur non raggiungendo il livello di altri prodotti di fascia alta, il materiale è comunque di buona qualità, flessibile e senza la tendenza ad attirare polvere e pelucchi. Le springbar sono con sgancio rapido ed è degna di nota la bella fibbia ad ardiglione, con logo inciso e biselli lucidi.

Al polso

Quando si pensa ad un diver 1000m con valvola per l’elio è difficile immaginare proporzioni di questo genere. Il Depthmaster è un orologio di una comodità pazzesca, legata a diametro e spessore ridotti ma anche al peso contenuto, soprattutto con il cinturino in gomma. Le anse, di per sé abbastanza sporgenti, sono ben sagomate per tenere la cassa nella giusta posizione sul polso. La larghezza effettiva è di 38,5mm, la distanza da ansa ad ansa è di 46,7mm, lo spessore è di 13,0mm e il peso con il cinturino installato è di 99g.

Opinioni

Nivada si conferma essere uno dei marchi più interessanti nel riproporre i propri modelli vintage a prezzi accessibili. Il Depthmaster è un orologio a suo modo entusiasmante, con dimensioni quasi da skindiver unite a specifiche tecniche di altissimo livello. La qualità c’è, sia a livello delle lavorazioni della cassa che a livello di quadrante e sfere. L’unico neo è rappresentato dalla luminescenza, decisamente sottotono per un diver di produzione contemporanea. L’aggiunta di questa nuova colorazione era probabilmente proprio quel che mancava e dà un’opzione in più a chi cerca qualcosa di sfizioso rispetto alle altre varianti.
Il prezzo di listino con il cinturino in gomma è di 1.100€, mentre con il bracciale in acciaio a chicchi di riso si sale a 1.320€. In entrambi i casi il rapporto qualità prezzo è piuttosto favorevole, soprattutto se si considerano le caratteristiche tecniche e la lunga storia del marchio.

Scheda tecnica