Omega ha presentato 20 nuove referenze che vanno ad arricchire la famiglia Constellation, quella che con il suo nome si è ispirata, fin dalle sue origini, al movimento preciso e ordinato delle costellazioni nel cielo. È ormai da alcuni anni che stiamo vedendo utilizzare sempre più spesso dei dischi di meteorite per la realizzazione dei quadranti. Una scelta che accomuna tanti marchi differenti tra loro, da microbrand come Zelos e Direnzo ad alcuni dei più grandi colossi dell’orologeria mondiale come Rolex. Il primo modello di Omega ad aver utilizzato questo materiale è lo Speedmaster “Apollo Soyuz” del 2010 in edizione limitata (Ref. 311.30.42.30.99.001), seguito successivamente dal più recente Speedmaster Dark Side of the Moon tuttora disponibile a catalogo (Ref. 311.63.44.51.99.001).
Il meteorite Muonionalusta è il più antico tra tutti quelli scoperti finora sulla Terra, con un’età stimata che va oltre i 4,5 miliardi di anni. La composizione metallica è responsabile del suo tipico aspetto irregolare, che varia anche in base all’orientamento del taglio ella successiva levigatura. Il risultato è che non ci saranno mai due quadranti perfettamente identici tra loro, una caratteristica che rende unico ogni singolo esemplare. Omega poi ha scelto di rendere il tutto ancora più esclusivo applicando degli speciali trattamenti superficiali che colorano il meteorite lasciando però ben visibile la trama sottostante. I nuovi Omega Constellation Meteorite sono disponibili in 4 diverse misure di cassa (da 25, 28, 29 e 41mm).