HTD, un acronimo che sta per Horological Tools Department, è un microbrand italiano nato a Firenze grazie alla passione dei fondatori per la meccanica e, ovviamente, per l’orologeria. Entrato in attività dal 2020, ha saputo conquistare il cuore degli appassionati con dei design ispirati alle linee del passato ma reinterpretati in chiave moderna o comunque sempre con un tocco di originalità. I primi Hesagraph con meccanica Seagull sono stati un vero e proprio fenomeno di mercato, con esemplari rivenduti sul mercato dell’usato a cifre superiori (anche di parecchio) rispetto al loro listino iniziale, complici anche i quantitativi limitati dei vari lotti di produzione. Questo è sempre stato un aspetto che ho ammirato dal punto vista commerciale, ma che non ho mai digerito troppo da appassionato. Inoltre non sono mai stato un grande estimatore del Seagull, nonostante sia l’unica alternativa disponibile per cronografi meccanici di fascia economica. Con i nuovi HTD Hesagraph cambia tutto: ora montano una meccanica svizzera e il marchio italiano si è ripromesso di contrastare il più possibile il reselling, il tutto a vantaggio dei veri appassionati. Scopriamo la nuova Variante B tricompax pensata per celebrare i 5 anni di attività del microbrand.
Recensione
L’Hesagraph trae ispirazione dall’Heuer Carrera vintage, ma lo fa in modo intelligente con vari dettagli caratteristici, tra cui spicca in particolare la lunetta più spessa e con un design più spigoloso. Al momento nel catalogo di HTD sono disponibili la variante Cannoli a due contatori e la Variante B tricompax. Quest’ultima sembra avere un quadrante nero, ma, con la giusta illuminazione, è possibile apprezzare la sua colorazione tabacco valorizzata dalla finitura soleil. La pulizia generale si riflette anche nel numero decisamente limitato di scritte, se si fa eccezione per il logo e il nome del modello stampati nella parte alta.

I tre contatori chiari a contrasto sono i protagonisti al centro del quadrante. Pur non avendo una lavorazione a cerchi concentrici tipica dei cronografi di questo genere, sono comunque su un livello leggermente più basso rispetto a quello principale e in questo modo danno anche un po’ di tridimensionalità. Gli indici applicati sono a bastone e sono piuttosto sottili. Il livello della finitura lucida è buono e ciascuno è accompagnato da un piccolo puntino di pasta luminescente.
Le sfere a matita mantengono un aspetto generale tradizionale. Anche in questo caso la finitura lucida è buona e al loro interno non manca la SuperLuminova. La leggibilità al buio non è una priorità su un cronografo come questo, ma comunque gli indici e le sfere sono luminescenti. Naturalmente, vista superficie limitatissima occupata dalla SuperLuminova, tutto tende ad affievolirsi abbastanza in fretta anche dopo l’esposizione ad una fonte di luce.

Vetro e cassa
Il vetro è uno zaffiro boxed con trattamento antiriflesso sul lato interno. È molto bello da vedere, è piuttosto efficace nel tenere a bada i riflessi più fastidiosi e mantiene un’ottima trasparenza anche ad angolazioni estreme.
La cassa ha proporzioni non così frequenti nello scenario dei cronografi meccanici contemporanei. Spiccano le anse con un design che ricorda parecchio quello degli Heuer Carrera vintage, con faccette superiori leggermente oblique e delle svasature all’interno nella zona di raccordo con il bracciale. La lunetta a tronco di cono è un elemento caratteristico, già presente sulle prime versioni di Hesagraph. La qualità delle lavorazioni è molto buona e la finitura è interamente lucida, una scelta in linea con lo spirito un po’ d’altri tempi di questo orologio. impossibile poi non apprezzare il lavoro svolto da HTD per cercare di mantenere uno spessore complessivo limitato, grazie anche ad una progettazione molto attenta che ha previsto il posizionamento della lancetta dei secondi cronografici ad appena 3 decimi di millimetro dal vetro.

La corona a ore 3 ha un diametro contenuto, pur rimanendo comunque comoda da azionare. Ha il logo in rilievo ed a pressione, come giustamente ci si aspetterebbe da un orologio a carica manuale. Il fondello a vite in acciaio non ha decorazioni particolari al centro, ma sorprende per il livello qualitativo generale molto alto, con le varie scritte in rilievo delle specifiche. L’impermeabilità dell’HTD Hesagraph arriva fino a 5 atmosfere di pressione.
Movimento
All’interno della nuova generazione degli HTD Hesagraph c’è un Sellita SW510M, un calibro cronografico a carica manuale basato sull’architettura della nota famiglia Valjoux. Si tratta di una meccanica diffusa e affidabile, con una frequenza a 28.800a/h, una riserva di carica di ben 63 ore ed è presente il fermo macchina.

Bracciale
Il bracciale ha un design classico a 3 elementi riconducibile all’Oyster di Rolex. È tutto satinato con la sola eccezione dei fianchi lucidi, è ben realizzato e ha maglie molto flessibili le une sulle altre tenute insieme da perni a vite. Completa il tutto una clasp con scatoletta personalizzata che, grazie ai 4 fori di microregolazione, consentirà di raggiungere una vestibilità ottimale su ogni polso. L’unica cosa di cui si potrebbe sentire la mancanza sono le anse a sgancio rapido, che semplificherebbero parecchio il passaggio a cinturini di terze parti.

Al polso
L’Hesagraph è davvero piacevole da indossare. Il diametro piuttosto limitato viene bilanciato dalle anse lunghe che, grazie al loro orientamento verso il basso, risultano essere avvolgenti. Il bracciale in acciaio non aggiunge peso eccessivo e può essere regolato con precisione per essere perfettamente aderente al polso. Il diametro è di 39 mm, la distanza da ansa ad ansa è di 48 mm, lo spessore totale è di 12,4 mm (compresa la sporgenza del vetro) e il peso con il bracciale regolato per un polso da 16 cm è di 142 g.
Opinioni
Fin dalla sua uscita, l’HTD Hesagraph ha sempre strizzato l’occhio a tutti gli appassionati di cronografi con dimensioni contenute e dal design ispirato al passato. La nuova generazione diventa appetibile anche per chi non riteneva soddisfacente la meccanica Seagull. Chiaramente il prezzo è cambiato di conseguenza, ma continua a rimanere ben bilanciato se rapportato alle caratteristiche attuali ed è in linea con quanto il mercato offre oggi. La cura dei dettagli, poi, è superiore rispetto a quanto visto in precedenza e la qualità generale è cresciuta parecchio.
Il marchio fiorentino ha fatto bene a riproporre la versione Cannoli, probabilmente la più nota e apprezzata, ma ha fatto ancora meglio ad introdurre la Variante B tricompax, bella e ben riuscita. Il prezzo di listino è di 1.890 €, indipendentemente dalla variante scelta.
Scheda tecnica
| Diametro | 39,0 mm |
| Lug to Lug | 48,0 mm |
| Spessore | 12,4 mm |
| Peso | 142 g (con bracciale regolato) |
| Movimento | Sellita SW510M, manuale |
| Caratteristiche del movimento | frequenza 28.800 a/h, 63 h di riserva di carica |
| Vetro | zaffiro |
| Cassa | acciaio |
| Impermeabilità | 50 m |
| Bracciale | acciaio, 20 mm |
| Prezzo | 1.890 € |


























