Ogni volta che si ha a che fare con Baltic è piuttosto difficile fare a meno di notare quanto questo giovane marchio francese dimostri di avere un gran buon gusto nello scegliere alcuni stili del passato e rielaborarli in chiave più moderna. Negli anni ha anche dimostrato di non volersi fossilizzare su una tipologia specifica di orologi, passando con disinvoltura da diver a cronografi, da field a dress. La scorsa settimana è stato presentato il nuovo Prismic, un modello che non omaggia in modo diretto un modello specifico ma interpreta a suo modo il carattere dei cosiddetti orologi da cocktail prodotti negli anni ’60 e ’70 da Patek Philippe, Vacheron Constantin e tanti altri marchi. Scopriamolo insieme!
Sommario:
Recensione
La confezione è la stessa che accompagna gli altri modelli del marchio, con controscatola in cartone nero e cofanetto rivestito da una pellicola che ricrea l’aspetto del sughero. La collezione Prismic prevede al momento 4 diverse colorazioni: verde, salmone, viola e grigio/blu. Nel suo insieme il quadrante risulta molto elaborato con una ricchezza di dettagli certamente non comuni in fasce di prezzo tutto sommato accessibili come in questo caso. Al centro c’è una lavorazione guilloché a raggiera che prosegue idealmente anche in corrispondenza della zona più periferica all’esterno. Le due aree sono separate da un anello su un livello leggermente superiore con una finitura spazzolata circolare. Bellissima la secondina a ore 6 racchiusa da una cornice argentata con finitura satinata.
Gli indici applicati sono per la maggior parte a piramide, mentre quelli a ore 3, 9 e 12 sono allungati con una punta che sporge sulla raggiera centrale. La finitura lucida è di buona qualità e, grazie alle tante sfaccettature, risalta parecchio quando viene colpita dalla luce. Le sfere dauphine sono spazzolate con biselli lucidi ai lati e, pur non presentando chiaramente lo stesso livello di finitura di Grand Seiko, tanto per intenderci, sono davvero belle e ben fatte. Nell’insieme è un quadrante che riesce davvero a emozionare proprio grazie ai vari dettagli che reagiscono in modo differente al variare dell’angolazione della luce.
Vetro e cassa
Il vetro è uno zaffiro di alta qualità con bordo arrotondato che garantisce una trasparenza ottimale, anche grazie al trattamento antiriflesso sul lato interno, ed è la scelta perfetta per far risaltare al meglio il quadrante sottostante.
Anche per la cassa il team di Baltic si dev’essere impegnato parecchio in fase di progettazione perché, nonostante le apparenze iniziali, basta osservarla con un po’ più di attenzione per capire quanto sia tutt’altro che banale. I fianchi rivelano una costruzione in più parti, con il nucleo interno realizzato in titanio di grado 5 e tutto il resto in acciaio. Questa è una soluzione insolita che però aiuta a contenere ancora di più il peso e, movimentando il fianco, rende esteticamente ancora più snello il design del Prismic. Le finiture sono piuttosto curate, con anse lucide sulla parte superiore e satinate sui lati, mentre il nucleo in titanio è micropallinato. Anche la lunetta è splendidamente rifinita, con l’anello più interno lucido a specchio e quello più esterno con satinatura circolare.
La corona a ore 3 è a pressione, una scelta in linea sia con la tipologia dell’orologio che con il movimento all’interno a carica manuale e, pur nella sua semplicità, presenta come elemento distintivo l’andamento obliquo della zigrinatura antiscivolo. Sporge il minimo indispensabile dalla carrure ma è comunque comoda da azionare in fase di carica ed è agevole anche l’estrazione per l’impostazione dell’ora. Il fondello è tenuto in sede da 4 viti e sull’anello esterno presenta le principali caratteristiche tecniche in rilievo. Qui è riportato anche il dato sull’impermeabilità, che si ferma a 3atm di pressione, una scelta più che comprensibile per un orologio come questo, improntato all’eleganza e pensato per avere uno spessore piuttosto limitato.
Movimento
Al centro, attraverso la finestra in vetro zaffiro, spicca il movimento. Per il Prismic, Baltic ha fatto una scelta un po’ fuori dal coro: l’ETA/Peseux 7001 a carica manuale. Si tratta di un calibro di cui vi avevo già parlato parecchio tempo fa qui sul canale, noto per essere molto sottile arrivando ad appena 2,5mm. Persino Nomos decise di utilizzare questo stesso calibro, seppur con alcune modifiche, fino a quando iniziò a produrre, nel 2005, i propri calibri Alpha. La frequenza è di 21.600a/h, la riserva di carica è di 42 ore e non è presente il fermo macchina. La decorazione di tipo industriale ma è comunque gradevole in questa fascia di prezzo, con cote de geneve sui ponti, perlage sulle parti esposte della platina e non mancano le viti verniciate di blu. Tra le altre cose, la ricarica manuale è molto morbida e piacevole.
Bracciale e cinturino
Il Prismic può essere acquistato con bracciale in acciaio, cinturino in pelle o in kit con entrambi. Nel primo caso si tratta di un mesh con maglia molto fine, sembra quasi in tessuto. È una soluzione che aiuta ad esaltare l’eleganza, quasi d’altri tempi, di questo modello. La flessibilità è un po’ limitata in corrispondenza dei terminali, quindi potrebbe risultare non perfettamente aderente su polsi molto piccoli. Rispetto ad altri mesh più comuni ha un sistema di chiusura differente che richiede inizialmente un po’ di dimestichezza. In pratica lo spezzone lungo deve essere inserito ogni volta nella fibbia e fatto scorrere all’interno fino a arrivare alla misura corretta. Grazie allo sgancio rapido è possibile passare in pochi istanti al cinturino in pelle. Questo, nella sua semplicità, si sposa alla perfezione al Prismic, esaltandone il carattere vintage e facendo risaltare ancora di più il quadrante. Il pellame non è particolarmente ricercato, ma la fibbia è sorprendentemente bella e ben rifinita, con sfaccettature nette e biselli lucidi.
Al polso
Le proporzioni di questo nuovo Baltic sono perfettamente bilanciate per un orologio elegante ispirato ai design del passato. Il bracciale riesce ad essere abbastanza avvolgente su un polso da 16cm ma su polsi inferiori ai 15cm potrebbe non risultare altrettanto aderente. Il peso non si fa sentire per nulla e anche la corona non dà alcun fastidio al dorso della mano. Il diametro è di 36,0mm, la distanza da ansa ad ansa è di 43,9mm, lo spessore è di 9,2mm compresa la sporgenza del vetro e il peso con il bracciale in acciaio è di 76g per poi scendere a 45g con il cinturino in pelle.
Opinioni
Con il Prismic Baltic conferma ancora una volta di avere un tocco speciale nel riprendere e rendere attuali i design del passato. Questo è tutt’altro che un orologio semplice o minimalista, e basta guardare il quadrante per rendersene conto, ma ogni singolo dettaglio è studiato con cura per integrarsi nell’insieme e non risultare eccessivo. La qualità sale parecchio rispetto al MR01, l’altro dress watch proposto dal marchio, sia per quanto riguarda le finiture che, soprattutto, per la scelta del calibro ETA all’interno. Nonostante dal punto di vista estetico il bracciale mesh completi alla perfezione l’orologio, personalmente mi sentirei di consigliare l’abbinamento con uno dei cinturini in pelle perché è proprio in questo modo che i vari dettagli della cassa e del quadrante riescono a spiccare al meglio. Il Baltic Prismic è in preordine sul sito ufficiale fino al 25 febbraio a 1.207€ con cinturino e 1.281€ con bracciale mesh. La consegna del primo lotto è prevista per la metà di luglio, mentre gli esemplari rimanenti verranno spediti a ottobre. I primi 100 pezzi di ogni colorazione avranno anche una numerazione commemorativa sul fondello.
Scheda tecnica
Diametro | 36,0mm |
Lug to Lug | 43,9mm |
Spessore | 12,0mm |
Peso | 76g (con bracciale mesh) |
Movimento | ETA/Peseux 7001, manuale |
Caratteristiche del movimento | frequenza 21.600a/h, 42h di riserva di carica |
Vetro | zaffiro |
Cassa | acciaio e titanio di grado 5 |
Impermeabilità | 30m |
Bracciale | acciaio o pelle, 20mm |
Prezzo | a partire da 1.207€ (IVA inclusa) |